Un indizio sul futuro di Louis Vuitton, le aspettative su LVMH

Un indizio sul futuro di Louis Vuitton, le aspettative su LVMH

La presenza in prima fila del CEO Michael Burke alla sfilata di Martine Rose ha acceso i gossip. Molti ci hanno voluto vedere un indizio sul futuro di Louis Vuitton, la cui linea uomo attende la nomina del direttore creativo. Secondo qualcuno proprio Rose potrebbe essere un papabile alla successione di Virgil Abloh. Da un’ipotesi ad una certezza. Perché intanto Louis Vuitton è il primo marchio di lusso a raggiungere la Top 10 nella classifica globale Kanatr Brandz. Mentre Bernard Arnault, numero uno del colosso LVMH che controlla la griffe francese, è ottimista: i numeri del primo semestre del gruppo saranno positivi.

Sul futuro di Louis Vuitton

Partiamo dai rumors. È bastata la presenza di Burke alla sfilata londinese di Martine Rose (41 anni) per ipotizzare che la stilista sia nella rosa di nomi per succedere ad Abloh. Come specifica Hypebeast, Martine Rose è stata selezionata per il LVMH Prize nel 2017 ed è stata nominata per il premio British menswear designer of the year della BFC nel 2018 e nel 2017. Oltre a fondare la propria etichetta, Rose è stata assistente di Demna Gvasalia per l’abbigliamento maschile di Balenciaga.

 

 

Il valore del marchio

Con un valore del marchio di 124,3 miliardi di dollari, Vuitton è la prime griffe di lusso a raggiungere la Top 10 nella classifica globale di Kantar BrandZ 2022. Il valore del marchio ha registrato una crescita del 64% nel 2021. Louis Vuitton è anche il primo brand europeo a raggiungere la Top 10 mondiale dal 2010. Nella categoria luxury al secondo posto troviamo Hermès con 80,32 miliardi, poi Chanel a quota 53 miliardi.

Le aspettative per LVMH

LVMH non sembra risentire troppo dei lockdown in Cina e della guerra. Lo ha detto il suo CEO Bernard Arnault, affermando come l’azienda sia sulla “buona strada” per le prestazioni del primo semestre 2022. “Sono ottimista, vedrete i numeri”, ha detto Arnault ai giornalisti durante un evento a Parigi. Arnault, riporta Reuters, si dice fiducioso del fatto che le banche centrali degli Stati Uniti e dell’Europa possano rallentare l’inflazione senza innescare una recessione: “L’economia globale è a un punto di svolta”. (mv)

In foto (da luisaviaroma) Martine Rose

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