Cina e Italia comprano poco: i 5 mesi delle pelli USA sono cupi

Cina e Italia comprano poco: i 5 mesi delle pelli USA sono cupi

I primi cinque mesi del 2023 delle pelli grezze e semilavorate degli Stati Uniti sono cupi. Calano complessivamente sia i volumi (espressi in numero di pezzi venduti) che i valori. Anche il flusso verso l’Italia rispecchia l’andamento generale.

Sono cupi i trend delle pelli grezze

L’export del pellame grezzo bovino fresco e salato dagli Stati Uniti verso l’Italia è sceso del 22% in quantità e del 40% in valore nei primi cinque mesi del 2023 su base annua. Stando alle tabelle di LHCA, il dato è peggiore di quello complessivo, che vede una riduzione dell’export dell’8% in quantità e del 14% a valore. La statistica è sostenuta dalla Cina, che assorbe due terzi dell’export, e che ha incrementato gli acquisti del 6% in quantità (ma -4% in valore). Non passa inosservato il boom di Brasile e Turchia. Gli acquisiti dagli USA del paese sudamericano sono cresciuti del 31% in quantità e del 14% in valore. Quelli della Turchia del 64% nel numero dei pezzi e del 60% nel fatturato.

 

 

I trend delle pelli wet blue

Riguardo il wet blue, l’Italia è il primo (quasi l’unico) dei 27 Paesi europei ad importarlo dagli Usa. L’export statunitense verso il Bel Paese registra una contrazione del 20% in quantità e del 7% in valore. Complessivamente, l’export USA scende del 12% in quantità e del 19% in valore. Più pesanti i cali di Vietnam (-33% in quantità e -37% in valore) e Cina (-19% in quantità e -40% a valore). In questa graduatoria il boom è quello dell’India: +226% per la quantità e +108% a valore. (mv)

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