Cotance denuncia i troppi limiti della strategia Farm to Fork

Cotance denuncia i troppi limiti della strategia Farm to Fork

Dati concreti, prospettive e ambizioni. Questo chiede Cotance insieme alle altre associazioni che giovedì 20 maggio 2021 hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta per denunciare i troppi limiti della strategia Farm to Fork. La presa di posizione arriva a un anno esatto dalla presentazione del progetto da parte della Commissione Europea. I firmatari (oltre a Cotance:  European Livestock Voice, Clitravi, IBC, UECBV a altri) non mettono in dubbio l’impatto che la strategia avrà su tutta la catena del valore agroalimentare. Però, temono che “molto probabilmente non avrà gli stessi effetti inizialmente sperati o attesi”. E spiegano perché.

I troppi limiti della strategia Farm to Fork

Cotance e gli altri firmatari sottolineano che Farm to Fork “solleva ancora troppi interrogativi nella comunità agricola e agroalimentare europea” e che “quest’anno di dibattiti intensi non ha fatto che aumentare le nostre preoccupazioni“. In altre parole, “questa strategia dovrebbe avere conseguenze non solo sulla qualità ambientale della nostra agricoltura. Ma anche sulla nostra capacità di produzione, sulla nostra competitività, sulle nostre importazioni e, infine, sui prezzi al consumo – continuano i firmatari -. Com’è stato dimostrato durante questo anno trascorso, però, nella composizione di questi obiettivi generalizzati ci sono anche notevoli paradossi. Quando questo sarà compreso, sarà troppo tardi“.

 

 

Dati concreti, prospettive e ambizioni

Per tutte queste ragioni le associazioni chiedono “l’applicazione di tre principi di buon senso”. Primo: “Avere una politica basata su dati concreti e prove scientifiche, in linea con il principio di legiferare meglio, senza affidarsi a ideologie e posizioni politiche”. Secondo: “Iniziare a parlare concretamente di strumenti e tecnologie per creare entusiasmo nella nostra comunità agricola nei confronti di questo progetto politico”. Terzo: “Avere lo stesso livello di ambizione nel mercato interno dell’UE e nei confronti dei partner commerciali internazionali che non condividono le stesse ambizioni”.

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