Il trimestre della pelle USA, con la sorpresa brasiliana

Il trimestre della pelle USA, con la sorpresa brasiliana

Nel primo trimestre del 2024 è andato maluccio l’export delle pelli fresche e sotto sale, meglio quello di wet blue. Con la sorpresa brasiliana: già, perché scorrendo i trend che LHCA (l’associazione di riferimento della concia USA) ha elaborato sulla base dei dati USDA (il dipartimento dell’Agricoltura di Washington) si apprende che il Paese sudamericano, solitamente autosufficiente in quanto a materia prima conciaria e semilavorati, conosce acquisti in crescita in tutte le categorie.

I trend delle fresche e sotto sale

L’export delle pelli bovine fresche e sotto sale registra nel primo trimestre il -11% in valore e il simmetrico -11% in volume. Il perché è presto detto: risultano in area negativa gli acquisti di tutti i principali partner degli USA (in primis la Cina), mentre sono in crescita gli acquisti dall’ Italia (+17% in volume e +35% in valore). A proposito della sorpresa brasiliana, si nota già in questa categoria con un tondo +130% in volume cui segue il +109% in valore.

 

Il trimestre della pelle USA, con la sorpresa brasilianaIl trimestre della pelle USA, con la sorpresa brasiliana

 

E quelli delle wet blue

Anche nel campo delle wet blue si staglia il ruolo del Brasile (+112% in volume e +263% valore). Per il resto, l’andamento è molto diverso. In questo caso il saldo complessivo è positivo (+29% in volume e +22% in valore), ma grazie ai partner asiatici: cioè il Vietnam (+123% in volume e +121% in valore) e la Cina (+87% e +79%). Male, invece, l’Europa con l’Italia (-44% in volume e -42%).

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