In Brasile una legge per la tracciabilità degli allevamenti

In Brasile una legge per la tracciabilità degli allevamenti

Una legge per la tracciabilità degli allevamenti di bestiame. Ci sta lavorando il governo brasiliano per garantire la massima trasparenza sulla catena della carne, di cui il Brasile è tra i maggiori produttori al mondo. Positivo il commento di Marfrig, colosso della carne come JBS, che invece ha investito in un proprio progetto sulla blockchain già da tempo. La proposta di legge dovrebbe arrivare presto, ma le autorità non hanno fornito informazioni sulle tempistiche esatte.

Una legge per la tracciabilità

Come riporta Reuters, il 21 giugno il ministro all’Agricoltura Tereza Cristina Dias ha annunciato ai media l’intenzione di proporre una legge per tracciare gli allevamenti di carne bovina. Il ministro ha spiegato che l’attuale sistema è inefficace per tenere traccia della miriade di fornitori del Paese. “Abbiamo bisogno di un sistema che sia efficace e offra la sicurezza di cui il consumatore ha bisogno” sono le parole di Dias. Il ministro ha spiegato che l’anello debole della catena di tracciamento è rappresentato dai tanti passaggi di fornitura. Ad alimentare un’industria così grande sono fornitori diretti, ma anche indiretti. Ossia quelli che allevano i bovini prima di venderli ad altri fornitori che poi li conferiscono al macello. Questi passaggi a volte rendono difficile seguire i passaggi di proprietà degli animali. In particolare la legge punta a garantire che i bovini brasiliani siano allevati nel rispetto dei grandi spazi verdi e, quindi, senza deforestazione. Il Brasile ha già un modello per il tracciamento dei fornitori indiretti, ma riguarda solo quelli che lavorano con aziende che esportano nell’Unione Europea.

 

 

I commenti

Reuter ha chiesto un parere al colosso della carne JBS, che però non ha fornito alcun commento. Tuttavia da tempo la società ha avviato un progetto interno per tracciare gli animali e le attività dei propri fornitori, sia diretti che indiretti. L’obiettivo è arrivare a controllare tutto nei minimi dettagli entro il 2025. Il rivale Marfrig ha invece affermato di sostenere “l’approvazione di una nuova legge per tracciare i fornitori indiretti di bestiame in Brasile” e di essere “disponibile a collaborare al progetto”. Anche Marfrig però ha già preso degli impegni in questa direzione, fissando il 2030 come data in cui eliminare qualsiasi rischio di deforestazione collegato ai propri fornitori. (art)

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