In Sudafrica l’afta epizootica minaccia l’export di pelle. In Nuova Zelanda funziona il piano contro il mycoplasma bovis

Sulla zootecnia sudafricana si abbatte un’epidemia di afta epizootica (FMD) e le conseguenze si fanno sentire sull’intera filiera carne-pelle. Secondo la stampa internazionale, nella provincia di Limpopo si registrano casi di FMD che potrebbero far perdere al Sudafrica lo status di Paese libero dal virus. Stando a quanto riporta Red Meat Producers’ Organization, per ragioni precauzionali la Cina (mercato che assorbe il 90% della produzione di Pretoria) ha interrotto gli acquisti di pelli ovine, sia sotto sale che semilavorate. Non risultano, invece, misure restrittive da parte dell’Unione Europea.
Nuova Zelanda
Intanto a Wellington si è tenuto un incontro del tavolo per l’attuazione del programma di eradicazione del mycoplasma bovis (TAG, Technical Advisory Group) tra esponenti dell’industria zootecnica e delle autorità governative. Stando a quanto riporta GlobalMeatNews, i partecipanti al meeting si sono detti soddisfatti dall’avanzamento del piano, che prevede l’abbattimento di oltre 100.000 bovini, così come funziona il programma di assistenza agli allevatori. La sfida, ora, si pone nei termini della prevenzione: serve un sistema di sorveglianza che eviti la diffusione di nuove epidemie.

 

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