Se il canguro australiano sceglie gli USA per la prima campagna

Se il canguro australiano sceglie gli USA per la prima campagna

Kangaroo Industry Association of Australia (KIAA) ha avviato la prima campagna promozionale della sua storia. E ha scelto i social media statunitensi. Non a caso. Perché proprio negli USA animalisti, attivisti e critici attraverso il “Kangaroo Protection Bill” chiedono di vietare il commercio dei prodotti del canguro. Sono due le ragioni di accusa che KIAA respinge in toto: che alcune specie di canguro sarebbero a rischio estinzione e che i canguri sarebbero abbattuti per le loro pelli. In Australia le considerano fantasiose storielle.

Il clima ostile negli States

Negli Stati Uniti petizioni chiedono ai giganti dello sport come Nike, Puma e Adidas di smettere di utilizzare la pelle di canguro. Che impiegano soprattutto in scarpe da calcio e tute per i motociclisti. Queste petizioni fanno proseliti anche al di fuori degli States. Aziende come Diadora e Versace hanno detto no alle pelli di canguro. Il dibattito è caldissimo perché in Australia sostengono ben altro. E ora, dopo le repliche, hanno deciso di fare un passo in più con una campagna pubblicitaria.

 

 

La prima campagna

“Tutte le pelli di canguro KIAA rappresentano il sottoprodotto dell’industria della carne, che altrimenti finirebbe in discarica – spiega Ray Borda, presidente KIAA –. La nostra priorità è utilizzare pratiche etiche e sostenibili per trasformare un sottoprodotto in un prodotto prezioso e premium”. L’industria delle pelle di canguro impiega 3.000 persone in tutta l’Australia, principalmente da aree rurali e remote, e sostiene gli agricoltori locali.

La sostenibilità

Comunità scientifica, governo australiano, esperti di benessere animale, gruppi indigeni e industria agricola concordano su un punto. Considerare la cattura di alcune specie di canguro un modo responsabile per gestirne la popolazione e allo stesso tempo rilanciare l’economia. “Questo è un approccio responsabile in un’economia circolare: siamo tutti incoraggiati a fare scelte migliori e ad allontanarci da beni di consumo veloci e usa e getta” conclude Borda. Che sottolinea la qualità e la durevolezza della pelle di canguro rispetto al sue possibili alternative. (mv)

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