Tyson Foods accusa un supplier: appropriazione indebita da 285 mln

Tyson Foods accusa un supplier: appropriazione indebita da 285 mln

“Appropriazione indebita”. È l’accusa che Tyson Foods rivolge a un suo fornitore. L’azienda avrebbe gonfiato i numeri sui bovini acquistati per il colosso statunitense, determinando un buco milionario nel suo fatturato annuale.

Appropriazione indebita

Una revisione interna dei conti avrebbe portato a galla l’incongruenza. Che Tyson Foods, come riportano i media americani, ha subito segnalato alla US Securities & Exchange Commission. Le “false dichiarazioni” del fornitore, sul cui nome vige il massimo riserbo, avrebbero determinato un ammanco nei conti del colosso USA pari a 285 milioni di dollari. Questo perché l’azienda sotto accusa avrebbe fornito a Tyson Foods circa il 2% dei bovini lavorati tra il 2017 e il 2020. La società di trasformazione della carne, infatti, non alleva il proprio bestiame, ma lo acquista da fornitori. Quello in questione, sempre secondo le accuse di Tyson Foods, avrebbe gonfiato i numeri dei bovini inviati all’azienda determinando così un'”appropriazione indebita di fondi aziendali”, come scrive la società di Springdale. L’azienda avrebbe, insomma, sovrastimato la fornitura.

Quali conseguenze?

Nel modulo inviato alla commissione, i vertici di Tyson affermano che le perdite non hanno un impatto sostanziale sui risultati finanziari per gli anni esaminati. La stessa società, come riporta drovers.com, ha chiarito di non aver beneficiato “della condotta illecita del fornitore” né “che qualcuno in azienda abbia intrapreso azioni per modificare il bilancio allo scopo di nascondere transazione derivanti da atti illeciti del fornitore”. (art)

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