McKinsey prevede: Coronavirus taglierà le imprese già in crisi

McKinsey da paura: Coronavirus spazzerà via le imprese in crisi

Coronavirus taglierà le imprese già in crisi. Le vendite online sono in flessione e il recupero in Cina è lento; segnale di quello che accadrà negli altri Paesi. Per il settore moda, McKinsey dipinge diversi scenari in base alla durata della stop del retail. Più tempo le serrande resteranno abbassate, meno aziende si salveranno.

Coronavirus taglierà le imprese già in crisi

McKinsey parte da un presupposto: già prima della pandemia, il 38% delle aziende del settore moda era nei guai. Come lo sa? Perché o aveva un Ebitda negativo o era troppo indebitata. Se la chiusura dei negozi dovesse durare un mese al massimo 2 aziende su 3 andrebbero in difficoltà. Se si va oltre, McKinsey stima un altro mese per il recupero. In questo caso il fatturato del 2020 potrebbe diminuire del 17%. Se la chiusura dovesse durare due mesi, 9 aziende su 10 sarebbero in difficoltà. E il calo delle vendite arriverebbe al 33%. Se si dovesse arrivare ai tre mesi di chiusura, il 93% delle aziende avrebbe una situazione finanziaria critica, gravata da un calo delle vendite annuali di circa il 42%.

I problemi del lusso

McKinsey ritiene che il settore lusso è quello più penalizzato, almeno stando ai primi dati raccolti in Germania. Qui le vendite dei beni di lusso sono precipitate del 33% nell’undicesima settimana dell’anno. Nello stesso periodo i beni del segmento medio hanno fatto il -23%, mentre le catene di negozi a basso costo e gli outlet hanno registrato il -25%.

I segnali positivi non sono così positivi

Il contributo delle vendite online e della ripresa delle attività in Cina è ridotto. Anzi, secondo McKinsey, nel report citato da Modaes, anche le vendite online sono previste in diminuzione. Tra il 19 febbraio e il 17 marzo, le visite ai siti web di moda sono diminuite del 38% in Italia. E nella Repubblica Popolare ci vorrà tempo per assistere ad un recupero. A marzo, quando è iniziata la riapertura dei negozi, 3 cinesi su 4 ha continuato a evitare i centri commerciali. McKinsey prevede che i consumi non inizieranno a riprendersi fino ad aprile. Ma al contempo sottolinea come “la riapertura dei negozi non significhi un ritorno alla normalità”, perché il consumatore sarà orientato ad acquistare prodotti funzionali piuttosto che di moda. (mv)

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