Pechino sostiene il primo semestre di SMCP (+8%), non i margini

La Cina spinge le vendite del primo semestre di SMCP, che, però, accusa la riduzione della marginalità. Il gruppo titolare dei marchi Sandro, Maje e Claudie Pierlot, la cui maggioranza della proprietà è detenuta dai cinesi di Shandong Ruyi, ha registrato vendite in crescita del +9,5% a 540,3 milioni di euro (+8% a valuta costante) grazie, dicevamo, alla Repubblica Popolare, dove i ricavi sono saliti di oltre il 30%. In frenata, invece, la Francia: -0,7% le vendite comparabili. Reuters fa notare come l’Ebitda di SMCP sia cresciuto solo del 3,5% a 86,8 milioni di euro, mentre il margine Ebitda è stato del 16,1%, contro il 17% dell’anno precedente. Il gruppo ha confermato gli obiettivi del 2019, ovvero crescita delle vendite del 9%, nonché un margine Ebitda adeguato e stabile rispetto al 2018. Obiettivi che non tengono conto dell’imminente acquisizione del marchio francese dedicato al menswear De Fursac il cui closing dovrebbe arrivare a breve, visto che l’autorità garante della concorrenza ha autorizzato l’operazione senza porre condizioni.

Il commento del CEO Lalonde
Commentando i risultati del primo semestre, Daniel Lalonde, CEO di SMCP, ha dichiarato: “I nostri risultati sono in linea con le nostre aspettative, con una solida performance nelle regioni internazionali e in particolare in Asia Pacifico. Nonostante le difficili condizioni del mercato, il nostro modello di business ha dimostrato ancora una volta la sua resilienza, mentre la nostra strategia di focalizzazione del prezzo pieno ha dato i suoi frutti, consentendo al Gruppo di offrire un elevato margine lordo di sostegno”. (mv)

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