Quale pelle, quale scarpa, quale borsa: il panorama del retail USA

Quale pelle, quale scarpa, quale borsa: il panorama del retail USA

Il mercato USA. Il panorama del retail e dei suoi consumi fashion. La prospettiva degli accessori e della pelle. Per la scarpa, in estrema sintesi: bene la sneaker, male gli stivali e, con loro, le calzature trendy sia al maschile che al femminile. Per la pelletteria: ok gli accessori piccoli e tech, male guanti e cinture. Per la pelle: la rinnovata (e rassicurante) conferma dell’appeal presso i consumatori, per la naturalità e la sua dimensione timeless. Sono alcune istantanee del Post-Covid US Consumer & Retail Landscape presentato da WGSN nel corso di un evento svolto ieri (martedì 25 maggio 2021). A organizzarlo, l’Ambasciata d’Italia a Washington in collaborazione con Confindustria, Confindustria Moda e il supporto dell’Agenzia ICE.

Il panorama del retail USA

“Prima della crisi Covid, che ha ridotto le esportazioni del 20%, l’export italiano negli USA dei settori moda e accessori valeva circa 9 miliardi di dollari” osserva l’Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti Armando Varricchio. “La sfida dei prossimi mesi – ha sottolineato il vicepresidente di Confindustria, Barbara Beltrame Giacomello, durante l’evento che ha coinvolto circa 450 aziende – sarà proprio quella di definire operazioni ambiziose”. Progetti “in linea con i cambiamenti in corso, che ridiano ossigeno a questa grande industria italiana negli USA”. Per esempio, “progetti promozionali, missioni imprenditoriali e campagne di comunicazione forti e incisive”.

 

 

Quale pelle

Secondo WGSN, per gli accessori in pelle c’è un buon futuro. L’aspetto psicologico dell’acquisto, del regalo, sarà un driver importante che ne sosterrà la domanda. “Le aziende devono concentrarsi su dettagli speciali, unici e forme classiche, dato che il fascino senza tempo e la durabilità restano sotto esame per i prodotti di lusso”. In altre parole: la pelle mantiene il suo appeal per la sua dimensione qualitativa e timeless. E, anche, per la sua capacità di essere fashion e naturale. Non a caso, WSGN riscontra che nel 2020, per i clienti USA, in particolare nell’abbigliamento, la pelle abbia mostrato maggior resistenza rispetto alle sue imitazioni sintetiche.

Quale scarpa, quale borsa

Per la calzatura donna, WSGN sentenzia che, nei criteri d’acquisto, “funzionale batte trendy”. “Da una parte (quella vincente, per ora) modelli pratici, durevoli e versatili come gli stivali impermeabili e le sneaker da trekking. Dall’altra, i modelli più trendy con il tacco o più classici”. Per la scarpa maschile, “nel 2022/23, i consumatori adotteranno il criterio less is more” non solo a causa di una minor liquidità, ma anche in ottica sostenibile. Per la pelletteria, tiene banco da un lato l’estrema funzionalità dei modelli e dall’altra l’emersione di nuovi item di piccola pelletteria, come la water bottle bag. Grande interesse maschile per zaini e zainetti, che entrano nella dimensione lavorativa e diventano alternativi alle varie declinazioni della ventiquattrore. Con la pelle, in tutto ciò, che resta un must elettivo.

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