Stile e marketing costano a Tod’s il 33% dell’utile. Della Valle ottimista: “Clienti positivi, il piano industriale presto a regime”

I dati di Tod’s non fanno sorridere, ma Diego Della Valle rafforza l’ottimismo. Nel 2018 il gruppo marchigiano ha riportato un Ebitda di 118,3 milioni di euro, in calo del 26% rispetto all’anno precedente, a causa dell’incremento delle spese di marketing e comunicazione e dei maggiori costi sostenuti per rafforzare il team stilistico. Il risultato è sotto le attese degli analisti di 125 milioni, secondo i dati di Refinitiv. L’utile netto del gruppo è di 47,1 milioni di euro, con un margine sulle vendite del 5%, in diminuzione del 33% rispetto allo scorso anno. “I risultati dell’esercizio 2018 riflettono il progetto industriale in atto nel gruppo e la scelta strategica di investire importanti risorse finanziarie, per sostenere la crescita futura dei ricavi. Stiamo lavorando per fare in modo che il piano di sviluppo dei prossimi anni possa andare a regime il più presto possibile” ha spiegato con una nota Diego Della Valle, principale azionista della società. Secondo quanto riporta Reuters, l’imprenditore ha aggiunto che le collezioni nei negozi hanno ricevuto una risposta “molto positiva” dai clienti. Dunque i progetti Tod’s No code e T Factory fanno ben sperare. Il 18 aprile ci sarà l’assemblea degli azionisti, che approverà il bilancio 2018 ed elaborerà il piano di buyback per 3.309.354 azioni ordinarie, pari al 10% del capitale, da effettuarsi nell’arco di diciotto mesi. Tra le strategie del gruppo Tod’s anche la recente nomina dell’ex Bottega Veneta Carlo Beretta, che sarà il brand general manager Tod’s. Il marchio svelerà a breve il nuovo designer del progetto T Factory e ha già fatto sapere che, il prossimo inverno, ci sarà la collaborazione con uno stilista giapponese anche per consolidare la presenza nel mercato nipponico. (mv)

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