I calzaturieri inglesi e lo spettro Hard Brexit: “minaccia retorica” che, però, preoccupa

“Hard Brexit? Attenzione!”. Calzaturieri inglesi preoccupati di ciò che potrà accadere. Non vogliono perdere un cliente come l’Europa né avere dei problemi con l’import di materiali da Italia e Francia. Poi, hanno bisogno di sviluppare il listino prezzi sei mesi prima: “Penso che Hard Brexit sia una mera posizione negoziale, una minaccia più retorica che concreta.” Lo afferma alla nostra testata Tim Cooper, Cobbler-in-Chief (letteralmente “capo calzolaio”) di Oliver Sweeney, che continua: “Il reshoring calzaturiero europeo si potrebbe concentrare nel Regno Unito? C’è una possibilità realistica che ciò possa accadere per la fascia alta del mercato. Oliver Sweeney, per esempio, realizza già la maggior parte dei prodotti in Europa. Tuttavia, credo che il reshoring sia altamente improbabile per la fascia più commerciale del mercato. L’Asia continuerà a dominare la produzione”. Più caustico Tony Linford, managing director di The Florida Group di Norwich: “La lettera di Theresa May alla UE va letta come una lettera a Babbo Natale! Se otteniamo un accordo di libero scambio con la Cina, saremo in grado di esportare questi prodotti senza dazi nella UE?”. (mv)

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