Pittards respira: dopo un 2016 nero, il primo semestre è in crescita. Segnali positivi dall’Etiopia

Ricavi su del 6% (14,2 milioni di sterline), indebitamento netto calato di un milione (passando dai 10,1 milioni di sterline del 31 dicembre 2016 agli attuali 9,1) e margine di profitto lordo attestato al 23,6% (era al 22,7% un anno fa). Il primo semestre 2017 sorride a Pittards, gruppo anglosassone della concia e degli accessori in pelle. “Siamo sicuri che sviluppare il nostro modello di diversificazione del business ci permetterà di chiudere l’intero anno in maniera positiva”, commenta il presidente Stephen Yapp. Un sospiro di sollievo per un gruppo che ha in Etiopia il suo core produttivo e che, proprio per le tensioni politiche del Paese africano, ha chiuso un 2016 negativo e temeva un 2017 dello stesso tenore. La nota semestrale di Pittards non entra nel dettaglio della performance della divisione conciaria. Ma dalle argomentazioni si intende che il segno positivo è dovuto principalmente “alle attività di vendita della società in Gran Bretagna”, mentre dall’Etiopia si registrano “la crescita della domanda produttiva di guanti e primi piccoli, ma strategicamente importanti, segnali di ripresa della calzatura maschile”.

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