Claudia Sequi è la nuova presidente di Assopellettieri

Claudia Sequi è la nuova presidente di Assopellettieri

Claudia Sequi è la nuova presidente di Assopellettieri. Succede a Franco Gabbrielli e resterà in carica per il biennio 2023/2024. L’imprenditrice fiorentina, 55 anni, riveste il ruolo di vicepresidente di Pelletterie Claudia (marchio Claudia Firenze) che fa base a Pontassieve.

Momento cruciale

Sequi ha nominato 4 vicepresidenti: Stefania Orselli di Gucci, Stefano Giacomelli di Tivoli Group, Riccardo Braccialini di Pelletteria Fiorentina Montecristo e Carlo Briccola di Bric’s Valigeria Fine. Diffusi anche i dati del primo trimestre della pelletteria italiana che evidenziano una crescita dell’export, ma una riduzione della produzione industriale. Calo che si è protratto anche ad aprile e maggio. “Siamo in un momento cruciale per le nostre aziende. Sento molto forte la responsabilità di proseguire il percorso e i nuovi progetti avviati dalla presidenza Gabbrielli” sono le sue prime parole.

 

 

La nuova presidente di Assopellettieri

Claudia Sequi (nella foto) è la prima donna presidente di Assopellettieri. L’elezione è avvenuta questa mattina nel corso dell’Assemblea dell’associazione aderente a Confindustria Moda. L’imprenditrice toscana ha illustrato le linee programmatiche del suo mandato che sarà in continuità con il percorso intrapreso dal presidente uscente, Franco Gabbrielli. In particolare: il rilancio di Mipel, lo sviluppo di Mipel Lab e degli Stati Generali della Pelletteria Italiana. “Per me sarà molto importante il concetto di squadra. Non navighiamo certo in acque tranquille, ma remando tutti insieme possiamo provare a fronteggiare i venti avversi”.

Primo trimestre

Nel corso dell’Assemblea, Assopellettieri ha diffuso i dati del primo trimestre 2023. L’export pari a 3 miliardi di euro è salito del 12,6% sull’analogo periodo del 2022. Mentre il saldo commerciale attivo è stato di 2,1 miliardi di euro, +18,6% sul 2022. Preoccupano i dati relativi alla produzione industriale: -2,3% nei primi 3 mesi e in forte riduzione ad aprile e maggio. In ombra anche la raccolta ordini “meno brillante” e “il sentiment di cautela degli imprenditori”. (mv)

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