È per una questione vitale se Miu Miu investe nella pelletteria

È per una questione vitale se Miu Miu investe nella pelletteria

Miu Miu investe nella pelletteria. Oggi (giovedì 5 maggio 2022) il marchio controllato dal Gruppo Prada svelerà la sua prima campagna pubblicitaria dedicata a una borsa (nelle foto). Cioè, il modello Miu Wander che aveva esordito sul mercato questa primavera con un esemplare realizzato in tessuto. Però, nel lancio ufficiale il materiale di riferimento è cambiato. In altre parole: la pelle ha soppiantato il tessuto. Il che, non è per nulla casuale.

Miu Miu investe nella pelletteria

“Per il Gruppo Prada la pelletteria è sempre stata centrale per il business. Stiamo investendo in questa categoria perché crediamo di sostenerla in quanto è vitale per la nostra strategia di crescita” dice la CEO di Miu Miu, Benedetta Petruzzo. Forte nel ready-to wear, la griffe vuole crescere anche nel segmento leather goods per proseguire la sua ascesa. “C’è una rinnovata attenzione per le borse e per noi è un ritorno alle origini” dice Petruzzo in un’intervista rilasciata a WWD.

 

 

Numeri

Nel 2021 i ricavi di Miu Miu sono stati di 347 milioni di euro, in crescita del 20% rispetto al 2020, ma in calo del 7% rispetto al 2019. Il retail ha generato l’89% del giro di affari. “Questo è un momento di trasformazione per il marchio, che sta dando i suoi frutti e c’è tanto ancora che possiamo fare – continua Petruzzo -. Siamo molto forti con Gen Z e Millennials. Questo ci permette di mostrare la rilevanza del marchio poiché sono i consumatori del futuro”. Miu Miu ha 9 milioni di follower su Instagram e 1,4 milioni su Weibo. “Una base enorme per le dimensioni di un brand come il nostro. Più si è grandi, più è facile bilanciare i mercati ed essere equilibrati e resilienti” commenta la CEO.

Brand awareness

Le strategie del marchio, insomma, si basano soprattutto sulla valorizzazione della brand awareness che fa leva sull’autenticità. “Non puoi essere competitivo se non sei autentico e se non hai un messaggio. Questa è la parte più difficile, il resto è esecuzione” conclude Petruzzo secondo la quale serve “essere agili per soddisfare i bisogni inespressi dei futuri clienti”. (mv)

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