Forza (e fragilità) della borsa italiana secondo De Rosa (LVMH)

Forza (e fragilità) della borsa italiana secondo De Rosa (LVMH)

“La pelletteria vale moltissimo per LVMH ed è prodotta quasi tutta in Italia”. L’intervento di Matteo De Rosa, CEO di LVMH Métiers d’Art, ha fotografato forza e fragilità della borsa italiana. Il manager è intervenuto nel corso degli Stati Generali della Pelletteria Italiana 2022 organizzati a Firenze da Assopellettieri, sigla aderente a Confindustria Moda, in collaborazione con UNIC e Lineapelle. “Il gruppo vuole sviluppare e potenziare la pelletteria. Serve una presa di coscienza del futuro- ha dichiarato De Rosa -. Non si può chiedere alle istituzioni di fare tutto. Anche le aziende devono cambiare politica industriale”.

Forza (e fragilità) della borsa italiana

“Chiediamo alle aziende maturità imprenditoriale. La capacità di crescere e la disponibilità a mettersi insieme”. Il valore del fare sistema è un elemento che De Rosa (nella foto) sottolinea più volte. “Dobbiamo prendere il saper fare e il valore dell’artigianalità e portarlo nel futuro. Sapersi sviluppare è fondamentale. Ci vogliono visione imprenditoriale, investimenti e capacità di cambiare. Questo manca spesso in molte realtà italiane”.

 

Il valore aggiunto

LVMH è strettamente legato all’Italia e De Rosa, da italiano che ha vissuto molti anni all’estero, sa apprezzare il carattere dell’italianità. “Uno dei valori del gruppo è la creatività, ma anche la qualità del prodotto, la ricerca quasi ossessiva della perfezione e dell’eccellenza. E questi sono elementi molto apprezzati dell’Italia, insieme al saper trovare soluzioni. Quel sapersi arrangiare tipico dell’italianità che si traduce nell’operosità delle aziende e degli imprenditori”.

La formazione

Ciò che manca in Italia per guardare al futuro, per De Rosa, è il giusto approccio alla formazione. “È una questione culturale – conclude -. Io ho 41 anni ed è molto difficile trovare qualcuno della mia età nella mia posizione. Noi abbiamo molti allevamenti in Métiers d’Art gestiti da donne di meno di 25 anni. Ed è solo un esempio. Il Paese deve dare le chance ai giovani, per crescere e trovare la loro strada”. (mvg)

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