Francia, l’idea circolare di Marion Roche: trasformare gli scarti di pelle di una selleria aeronautica in accessori

L’industria della pelle non butta niente e recupera molto. Anzi, moltissimo. Una nuova e ulteriore conferma della dimensione circolare della produzione conciaria arriva dalla Francia, per la precisione dal paesino di Thiers, dove Marion Roche ha stabilito la sede del suo marchio di pelletteria. Ex operaia di materiali compositi per un’azienda che produce e ripara parti di aerei ed elicotteri, Roche ha deciso di dedicarsi alla pelletteria due anni fa, dopo aver scoperto di essere in dolce attesa di due gemelli. “Ero indecisa se lavorare in mezzo alla natura o nell’artigianato, poi però ho capito che lavorare a casa era il modo migliore per poter stare insieme alle mie figlie” racconta la donna al quotidiano online lamontagne.fr. Roche prende, così, lezioni di cucito per imparare a utilizzare una macchina adatta alla pelle e inizia a creare borse utilizzando materiali di riciclo, recuperando gli scarti di pelle di un’azienda attiva nella produzione di sedili di lusso per aerei ed elicotteri. Da lì ha avuto inizio la sua avventura nel campo della pelletteria, dapprima nel seminterrato di casa e in breve tempo in un vero laboratorio dove si realizzano creazioni poi vendute attraverso il sito del brand: “Les petite peaux de vaches“.

Nelle immagini: a destra, un accessorio tratta da lespetitespeauxdevaches.fr; a sinistra, Marion Roche in uno screenshot del quotidiano online lamontagne.fr

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