“I due motivi per preferire una Hermès usata a una borsa nuova”

“I due motivi per preferire una Hermès usata a una borsa nuova

Certo, c’entra il prestigio della griffe, l’idea di unicità che evoca il solo nome Hermès. Così come è un forte condizionamento la scelta della maison di offrire (consapevolmente) meno di quanto domanda il mercato. Ma colpisce il dato che molti clienti, piuttosto che comprare una borsa nuova di un altro brand, preferiscono svenarsi per aggiudicarsi una Hermès all’asta. In questo senso è illuminante l’intervista che Lucile Andreani, direttore del Dipartimento Accessori di Christie’s, concede a Vanity Fair. Perché riconosce che tra i meriti di Hermès c’è il non aver rinunciato a due elementi che molti competitor hanno abbandonato: la vera artigianalità e le pelli esotiche.

Cose che non ha una borsa nuova

La premessa è che il 95% delle aste di Christie’s (divisione accessori, of course) riguardano prodotti Hermès. Sono tanto ambiti perché, dicevamo, l’offerta maison è sottodimensionata alla domanda, mentre il prestigio è altissimo. Ma ci sono due qualità in particolare che rendono, all’occhio del pubblico di Christies, una borsa Hermès vecchia più desiderabile di una nuova di un altro marchio. La prima: l’artigianalità. “Le borse sono cucite a mano negli atelier di Parigi – chiosa Andreani –, non sono realizzate in impianti meccanizzati come quelle di altri marchi”. E già qui a molti fischieranno le orecchie: come vi raccontiamo sul numero 12 de La Conceria, sulla definizione di artigianalità nel lusso è in corso una battaglia. La seconda qualità di Hermès riguarda la pelle: non solo sceglie le migliori, senza difetti. Ma usa la pelli esotiche, che “sono rare e preziose: sono desiderate e di valore elevato”.

Foto da Christie’s

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