Il bilancio di Piquadro soffre: l’anno fiscale chiude col -25,5%

Il bilancio di Piquadro soffre: l’anno fiscale chiude col -25,5%

Piquadro soffre. Lo dicono i numeri dell’esercizio chiuso al 31 marzo 2021 con oltre 38 milioni di euro in meno, denaro bruciato dalla pandemia. “Il gruppo rimane solido, con una posizione finanziaria netta positiva che consente di programmare investimenti ed espansione”, commenta Marco Palmieri (nella foto).

Piquadro soffre

Il gruppo Piquadro ha chiuso il bilancio al 31 marzo 2021 con un fatturato di 113,5 milioni di euro. Vale a dire il 25,5% in meno su base annua. L’Ebitda adjusted è stato negativo per 1,87 milioni di euro, contro +0,5 milioni al 31 marzo 2020. Intanto, il risultato netto consolidato è negativo per 5,8 milioni di euro. “I risultati di vendita – spiega la società – sono stati duramente influenzati dalle misure anti-Covid introdotte dalle autorità pubbliche e governative dei Paesi colpiti dall’emergenza”.

 

 

I brand

Tra Piquadro, The Bridge e Maison Lancel, è il primo brand a registrare la flessione maggiore. Nel periodo ha incassato 46,6 milioni di euro, vale a dire il 35,2% in meno. Il canale e-commerce però cresce del 21,1%. The Bridge ha venduto per 19,3 milioni di euro (-27,6%) con l’online in salita del 70,2%. Infine, Maison Lancel ha portato a casa 47,6 milioni di euro, in flessione dell’11,3% rispetto a un anno fa ma con il canale digitale esploso: +171,2%.

Il commento

“I risultati del gruppo hanno risentito della pandemia anche nell’ultimo trimestre  – sono le parole di Palmieri –. Nonostante un calo complessivo del fatturato, la contrazione dell’Ebitda si è fermata a soli 2,5 milioni di euro. Ciò grazie alla rapidità con la quale è stata ottimizzata la struttura dei costi e l’efficacia del rilancio della Maison Lancel, peraltro, ancora in atto. Il gruppo rimane solido, con una posizione finanziaria netta positiva che consente di programmare investimenti ed espansione”. E il futuro? “I segnali dei primi mesi dell’anno fiscale in corso – risponde – ci danno ragione di credere in una considerevole crescita di tutti e tre i brand nel primo trimestre. Pur nell’incertezza generale, siamo fiduciosi in un ritorno al profitto già in questo esercizio, avendo anche concluso il turnaround finanziario della Maison Lancel “. (art)

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