I risultati della moda italiana: che fanno Piquadro e OVS

I risultati della moda italiana: che fanno Piquadro e OVS

Piquadro chiude in positivo. OVS sorride con l’online. I due esponenti della moda italiana pubblicano dati finanziari dai risvolti interessanti. Il gruppo della pelletteria di Gaggio Montano (Bologna) ha chiuso l’esercizio fiscale incassando le ricadute della pandemia. Tuttavia il quarto trimestre ha mostrato importanti segnali di ripresa: con un fatturato di 31,5 milioni: la crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è del 3,5%. Il Coronavirus picchia duro anche sui conti di OVS, che chiude l’esercizio con vendite nette poco sopra al miliardo (-25,7%) ma vedendo crescere l’e-commerce del 63%.

La moda italiana

Per Piquadro il 2020 ha rappresentato un anno difficile. La società ha chiuso il bilancio annuale con un calo dei ricavi del 25,4% a 113,5 milioni di euro. Tuttavia l’ultimo trimestre ha registrato una crescita del 3,5% rispetto allo stesso quarter 2020 a 31,5 milioni. Il canale online è andato bene, chiudendo l’anno con un incremento complessivo del 70,6% e l’ultimo trimestre a +89,2%. A proposito dei marchi, è positivo l’andamento di The Bridge e Maison Lancel nell’ultimo trimestre. Il primo lo archivia con una crescita del 21,2% a 5,2 milioni di euro, il secondo segnando +20,7% a 13,1 milioni. Rallenta invece Piquadro, che vede scendere le vendite del 13,8% a 13,2 milioni. Su base annua, il cui esercizio chiude il 31 marzo, Piquadro scende del 35,2%, The Bridge del 27,6% e Lancel dell’11,2%.

Il commento di Palmieri

“Il calo del fatturato è stato pesantemente influenzato dalle dinamiche pandemiche che hanno interessato soprattutto il settore del travel retail e del business, impattando particolarmente sulle performance del brand Piquadro – sottolinea il presidente e amministratore delegato Marco Palmieri –. Il segno più nel fatturato del gruppo nell’ultimo trimestre e i risultati soddisfacenti della campagna vendite per il prossimo autunno inverno sono un segnale positivo. Ci auguriamo il preludio alla ripresa che tutti aspettano”.

 

 

OVS sorride con l’online

OVS chiude l’esercizio con ricavi netti poco sopra 1,017 miliardi, dicevamo. “In un anno fortemente impattato dalla pandemia, il mercato dell’abbigliamento in Italia, escludendo l’e-commerce, è calato del 36%spiega la società -. Le vendite realizzate da OVS attraverso la propria rete di negozi sono scese del 27%, con un andamento quindi fortemente migliorativo rispetto al mercato. Le vendite realizzate attraverso il sito ovs.it nell’anno sono aumentate del 63%, il doppio rispetto alla crescita del canale di riferimento in Italia”. Tali andamenti hanno determinato “un sensibile aumento di quota di mercato, che è passata dall’8,1% all’8,4%, in assenza di un aumento di superfici di vendita”.

Le considerazioni di Beraldo

“Siamo consapevoli che gli eventi subiti hanno accelerato irreversibilmente alcuni trend peraltro già ampiamente in atto – spiega l’amministratore delegato Stefano Beraldo -. In particolare: la sempre maggiore attenzione da parte dei consumatori verso i temi della sostenibilità e dell’economia circolare; un maggior peso dei canali di vendita digitali; un maggiore interesse verso capi di abbigliamento per un utilizzo domestico o activewear. Insieme a questo si attende il passaggio da un approccio alla moda fast, finalizzato a cambiare spesso abiti, a favore di una maggiore attenzione alla qualità e durata del proprio guardaroba“. (art)

 

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