Il made in UK, pelle low carbon inclusa, premia Mulberry: +34%

Il made in UK, pelle low carbon inclusa, premia Mulberry: +34%

Il made in UK funziona per Mulberry. Il brand britannico con le forniture nazionali ha schivato le interruzioni globali di logistica e produzione. E, nei primi sei mesi dell’anno fiscale, ha superato i livelli pre-pandemia del 3%. Anche la marginalità è cresciuta grazie ad un “focus strategico sulle vendite a prezzo pieno e una maggiore efficienza dei volumi”. Lo slancio del marchio ha trovato conferma anche nel periodo 1 ottobre – 20 novembre (+35%).

Merito del made in UK

“Le nostre fabbriche nel Regno Unito, l’attenta pianificazione e le agili catene di fornitura – scrive Mulberry – ci hanno permesso di superare con successo le difficoltà della logistica globale”. Nel primo semestre 2021 i ricavi del brand ammontano a 65,7 milioni di sterline, +34% sul 2020 e +3% sul 2019. L’utile prima delle tasse è stato di 10,2 milioni, che comprende un profitto una tantum di 5,7 milioni. Meglio della perdita di 2,4 milioni del 2020.

 

 

La pelle sostenibile

“L’innovazione di prodotto e la sostenibilità sono al centro della nostra strategia”, vanta il CEO di Mulberry Thierry Andretta. Il lancio di “The Lowest Carbon Collection” conferma gli impegni presi in Made to Last e l’obiettivo di raggiungere le emissioni zero di carbonio entro il 2035. La collezione è realizzata con quella che da Mulberry definiscono “la pelle col più basso impatto di Co2 del mondo”. La realizza la conceria Muirhead di Scottish Leather Group. Mulberry ha annunciato ulteriori investimenti nel Lifetime Service Centre di The Rookery, dove attualmente si restaurano oltre 10.000 borse l’anno. (mv)

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