Picard taglia il personale, ma salva le fabbriche e torna in corsa

Picard taglia il personale, ma salva le fabbriche e torna in corsa

Picard non è più insolvente e torna in corsa. L’azienda pellettiera tedesca ha terminato il periodo di auto-amministrazione concessole dal Tribunale Distrettuale di Offenbach. La gestione straordinaria, chiesta nel maggio dello scorso anno, è servita a proteggersi dai suoi creditori.

Torna in corsa

A causa della pandemia e dei mancati incassi conseguenti (specie in Galeria Karstadt Kaufhof), Picard si è rivolto al Tribunale per aprire una procedura di insolvenza. L’azienda è ufficialmente uscita dalla situazione di crisi con un provvedimento datato 25 febbraio 2021.

I tagli

Nel corso dell’autogestione, Picard ha ridotto i negozi da 14 a 9. Ha anche licenziato 40 dipendenti su 150 in Germania e, nel giugno 2020, chiuso lo stabilimento in Tunisia. L’azienda produce in Germania, Ucraina e Bangladesh. Come riporta il sito faz.net, Picard ha circa 2.000 dipendenti in tutto il mondo. “La conservazione delle fabbriche ci stava a cuore – ha affermato il CEO Georg Picard –. Questo è l’unico modo per mantenere il know-how nel settore della produzione di borse di qualità”. Picard è stata fondata nel 1928 ed è ora alla quarta generazione. (mv)

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