Una borsa, una storia: la Jackie di Gucci, che ora è gender fluid

Una borsa, una storia: la Jackie di Gucci, che ora è gender fluid

A volte ritornano. Per esempio: la Jackie di Gucci. Un modello di borsa è passato alla storia per il suo legame a doppio filo con Jacqueline Kennedy Onassis, icona di stile dal quale l’accessorio prende il nome. La borsa, che si distingue per la tipica forma a mezzaluna e la chiusura a pistone, ha vissuto varie reinterpretazioni nel corso degli anni. Fino ad arrivare alla più recente. Anzi, recentissima. Quella di Alessandro Michele che ha lanciato la Jackie 1961 gender fluid. In altre parole: da uomo e da donna in vari colori, dimensioni e design, nella versione a mano e a tracolla, da indossare in tanti modi diversi. Ma facciamo un passo indietro. Anzi, due. E partiamo da quando è nato questo modello, cioè, paradossalmente, prima di incontrare Jacqueline Kennedy.

La Jackie di Gucci prima di Jackie

Questo modello di borsa nasce negli anni 50. Segni particolari: forma “a sacco”, manifattura pregiata sia in tessuto che in morbida pelle, tracolla per essere comodamente portata a spalla. La sua particolare forma è detta anche hobo bag, perché ricorda i fardelli legati a un bastone dei senzatetto (in inglese “hobo”) della cultura americana. Il segno di riconoscimento è la chiusura a moschettone, detta anche a pistone.

Quando diventa la Jackie di Gucci

Solo nel 1961Gucci ribattezza questa borsa Jackie a seguito dello tsunami di gossip che travolse le nozze di Jacqueline Kennedy eAristoteles Onassis. La ragione: dopo la morte di John Fitzgerald Kennedy, l’ex First Lady aveva scelto come accessorio per i suoi viaggi sullo yacht di Onassis proprio questo modello di borsa. Da quel momento si innesca una simbiosi che vive ancora oggi.

Ora è gender fluid

Nella Cruise Collection 2019, Alessandro Michele aveva pensato a una variante con il logo dello Chateau Marmont. Era un omaggio allo storico hotel di Los Angeles che ha vissuto, nell’ordine: la controcultura anni 60, la decadenza rock anni 70, il glamour anni 80. Mentre, a partire dall’autunno/inverno 2020, Michele ha introdotto una riedizione da uomo e da donna, allo stesso tempo. Fa parte di Gucci Mx, prima divisione di abbigliamento gender fluid della griffe. Nel futuro della maison, in ogni stagione, si prevede, dunque, la presenza di capi e accessori non conformi a un genere sessuale specifico.

Immagini tratte da gucci.com

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