Battaiola, la secolare bottega dolomitica si lancia nelle sneaker

Battaiola, la secolare bottega dolomitica si lancia nelle sneaker

Una sneaker nata sotto le montagne delle Dolomiti, in pelle di vitello e altamente personalizzabile. Accade a Malé, in Trentino Alto Adige, da Battaiola. Nella secolare bottega, che vanta più di 150 anni di storia, oggi lavora Luigi, discendente di una storica famiglia di calzolai.

Le sneaker

“ll progetto delle sneakers nasce dalla constatazione che viviamo in un mercato estremamente omologato, in cui ogni negozio offre spesso le stesse calzature e i medesimi marchi – spiega Luigi a iltquotidiano.it -. Al momento abbiamo ideato un paio di modelli da uomo e tre da donna, che sono però personalizzabili, sia nei colori che nei pellami”. Luigi dalla pagina Facebook della secolare bottega illustra come sono state realizzate le calzature “con il marchio del baffo” (che è il suo personale, non quello della Nike, ndr) e apre il suo magazzino alle visite dei clienti, per scegliere pelli e dettagli da aggiungere a queste sneaker. Ricorda pure che, una volta usurata la suola, si può tranquillamente sostituire, “perché utilizzo pellami destinati a durare nel tempo”.

 

 

La storia

Luigi ha deciso di intraprendere questa strada insieme alla moglie Susanna, vera artista del cuoio. Nata nel 1870 grazie a Pietro Battaiola, per anni la bottega è stata punto di riferimento per le calzature, non solo della Val di Sole. Nel 1982 Luigi ha accolto il testimone dal padre, iniziando a creare a mano anche borse, in vitello, capretto, pitone, coccodrillo, insieme a cinture in groppone di cuoio, incise a sgorbia, dipinte o a cuoio sbalzato in bassorilievo, portafogli e portamonete senza cuciture. Tra le sue creazioni anche una sella da bici intagliata.

Il valore della personalizzazione

La personalizzazione è uno dei cavalli di battaglia di Battaiola, che prova a sfidare il web. Come spesso accade, anche nella sua bottega (che distribuisce anche prodotti di altri brand) c’era chi provava le scarpe per poi comprarle online. Una pratica che per una piccola bottega di paese è doppiamente deleteria. Da qui l’idea di offrire qualcosa di diverso, usando l’e-commerce del proprio sito come vetrina, ma ricordando sempre che la centralità di un business che ha un altissimo tasso di artigianalità deve rimanere nella bottega fisica, dove ancora campeggiano le foto dei bisnonni che hanno dato vita a Battaiola. (aa)

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