Global retail e revenge travel (dei cinesi): prospettive e dubbi

Global retail e revenge travel (dei cinesi): prospettive e dubbi

Moody’s migliora le prospettive per il global retail. Ma gli analisti sono cauti nel valutare il revenge travel. In altre parole: quando i cinesi torneranno a viaggiare, ci sarà un assalto agli aerei e alle boutique del lusso di Parigi, Londra e Milano? Il parere comune è che il rimbalzo sugli acquisti effettivamente ci sarà, ma Covid ha insegnato ai cinesi a fare shopping “sotto casa”. Continueranno a farlo?

Global retail

Secondo un recente rapporto, gli analisti di Moody’s vedono un “miglioramento su larga scala” per l’industria del retail nel 2021, grazie alla diffusione delle campagne vaccinali. L’agenzia di rating ha innalzato le prospettive del settore per la vendita al dettaglio da stabili a positive. Gli analisti stimano che l’utile operativo del settore crescerà dal 10% al 12% durante l’anno. I settori colpiti più duramente lo scorso anno, tra cui l’abbigliamento, sono quelli con la maggior possibilità di recupero. “Resta la probabilità che le nostre prospettive possano tornare a raffreddarsi con l’avvicinarsi del 2022” dice Mickey Chadha, vicepresidente di Moody’s, a Retail Dive.

Ma il revenge travel dei cinesi?

Secondo Fitch Solutions il periodo di revenge travel durerà tra sei mesi e un anno. Alipay North-West Europe prevede, invece, che l’aumento continuerà per molti anni spinto dalla crescita della classe media cinese. Gli analisti concordano nell’affermare che una parte considerevole della spesa resterà comunque a Pechino. A questo proposito, Erwan Rambourg di HSBC prevede una divisione a metà tra spesa cinese all’estero e consumi interni prima che questi ultimi guadagnino gradualmente terreno. “Il recupero sarà graduale in diverse regioni – dichiara a Business of Fashion Benjamin Vuchot, CEO di DFS Group -. Le compagnie aeree prevedono un pieno ritorno ai viaggi internazionali nei prossimi 3-5 anni. E quando muoversi diventerà possibile, il lusso sarà una delle prime categorie a beneficiarne”. È chiaro che ciò non avverrà quest’anno per Europa e Stati Uniti, sottolinea Mario Ortelli (Ortelli & Co). Il quale ritiene che il 2022 vedrà un “aumento significativo” dei viaggi continentali, soprattutto in Asia-Pacifico, seguiti da viaggi intercontinentali nel 2023. (mv)

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