Il giudice rigetta: Valentino non si libera dello store di NY

Il giudice rigetta: Valentino non si libera dello store di NY

Grana retail per Valentino. Nel giugno 2020 la griffe ha chiesto ad un tribunale statunitense di interrompere immediatamente il contratto di locazione per lo store di NY. Valentino chiedeva la chiusura della locazione, in scadenza nel luglio 2029, a causa della pandemia. Lo scorso dicembre, oltretutto, il marchio ha effettivamente lasciato i locali della boutique, quattro piani sulla Fifth Avenue. Il 27 gennaio 2021, però, il tribunale ha rigettato la richiesta. Ora è il turno di ricorrere alla Giustizia del proprietario dei locali, che chiede di ottenere tutti i canoni di affitto fino alla scadenza del contratto di locazione. Oltre ai 12,9 milioni di dollari necessari per riparare i danni provocati all’immobile, riporta la stampa, si tratta di importo totale di 207,1 milioni di dollari.

Lo store di NY

Secondo 693 Fifth Owner, società proprietaria degli spazi locati a Valentino a partire dal 2013, la maison italiana non ha il diritto di interrompere il contratto di locazione. Inoltre, 693 Fifth Owner accusa Valentino di aver deturpato con vernice e fori il terrazzo. La società americana ha chiesto, alla Corte Suprema di Manhattan, 207,1 milioni di dollari a Valentino tra canoni dovuti (tutti, fino al termine della scadenza pattuita) e spese per sistemare il terrazzo. La denuncia, scrive Reuters, è partita subito dopo la decisione di un tribunale dello stato di New York di rigettare l’appello di Valentino. Tenere aperto il negozio è “impraticabile, irrealizzabile e non più fattibile” sosteneva il brand. Quella di Valentino non è l’unica causa in corso tra i marchi di moda e i proprietari degli immobili di Manhattan. Anche Gap, H&M e la National Basketball Association hanno intrapreso le vie legali per i loro spazi in affitto. (mv)

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