Le Samaritaine ora può aprire: il retail fisico accende i motori

Le Samaritaine ora può aprire: il retail fisico accende i motori

Con un anno di ritardo, certo, perché di mezzo c’è stata la pandemia. E con un piano di fruizione degli spazi aggiornato, of course, alle misure di contenimento del contagio. Ma, la cosa più importante, è che Le Samaritaine ora può aprire: il 19 giugno il gruppo LVMH può finalmente coronare l’enorme investimento (750 milioni) nel mall parigino. Questa dalla Francia non è l’unica notizia di investimenti e aperture: dopo il terremoto del coronavirus, il retail fisico riaccende (finalmente) i motori.

Le Samaritaine ora può aprire

LVMH gestisce Le Samaritaine attraverso la controllata DFS. Stando alle sintesi di MFF, il gruppo francese del lusso ha investito in 15 anni 750 milioni di euro per rimodernare i 70.000 metri quadri del department store. Il 19 giugno, dunque, Le Samaritaine (nella foto da LVMH) può riaprire al pubblico dopo la chiusura imposta per motivi di sicurezza nel 2005. Il centro commerciale ospiterà 600 brand (inclusi 40 della stessa LVMH) e si prepara a 700 assunzioni.

 

In Italia

Certo, i numeri assoluti sono più bassi, ma sono di sicuro spessore anche le novità che riguardano Coin a Firenze. Il retailer italiano ai primi di maggio si è aggiudicato l’asta per Palazzo delle Logge del Grano. Vale a dire l’ex cinema Capitol, in pieno centro: lo stabile è di proprietà della Camera di Commercio del capoluogo toscano, che ha provato senza successo a venderlo e ora lo concede in affitto. Coin da inizio 2022 sposta qui la propria attività, a fronte di un canone annuo di 1,2 milioni annui con un contratto di 7 anni.

E all’estero

I segnali confortanti non finiscono qui. Mentre dal Giappone rimbalza la notizia che ad aprile i consumi, con particolare fortuna per quelli fashion, hanno conosciuto un rimbalzo del +12% su base annua, Mango stanzia 10 milioni di euro per il rinnovamento di 42 store in Europa. L’obiettivo del gruppo spagnolo del fast fashion è migliorare la consumer experience alla luce delle nuove modalità di consumo impostesi durante la pandemia. L’investimento più importante (1,8 milioni di euro) è per il flagship store di Barcellona.

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