Retail apocalypse tedesca? Più che una crisi è un cambiamento

Retail apocalypse tedesca? Più che una crisi è un cambiamento

Retail apocalypse tedesca? Per gli esperti locali si tratta di un’esagerazione. Nonostante le insolvenze delle insegne retail siano effettivamente triplicate nel 2023 rispetto all’anno precedente, la situazione appare più come un punto di svolta che come una profonda crisi. Al punto che il futuro potrebbe non esser così negativo per chi sarà capace di cogliere le opportunità sempre presenti sul mercato.

Retail apocalypse tedesca?

Le insolvenze tra le insegne al retail specializzate nella moda (e capaci di generare più di 10 milioni di euro all’anno) sono triplicate nel 2023 rispetto all’anno precedente. Sono passate da 11 a 33, secondo la società di consulenza tedesca FalkenSteg. Se si considerano tutte le aziende della moda, indipendentemente dal fatturato, si sono registrati 160 casi di insolvenza: +57% sul 2022. Inoltre, GFK (la più grande società tedesca di ricerche di mercato), ha affermato che i consumatori tedeschi sono preoccupati per l’inflazione, sono molto meno disposti a spendere e vogliono risparmiare di più. Dovremo aspettarci altri casi di insolvenza?

 

 

Più che una crisi è un cambiamento

Per gli esperti la risposta è no. “È tutto un po’ esagerato” afferma il professore universitario Jochen Strähle: “Siamo a un punto di svolta per il settore”. In altre parole, gli analisti interpellati da WWD concordano nell’affermare che il retail tedesco non è in crisi: sta semplicemente cambiando. Ciò sarebbe dovuto accadere qualche anno fa, ma le aziende non redditizie sono state sostenute dagli aiuti di Stato durante la pandemia.

Le ragioni delle insolvenze

Leo Faltmann, direttore di FashionConsult, ha elencato le motivazioni che hanno portato ai numerosi casi di insolvenza. Primo: la Germania ha troppi spazi commerciali nei centri urbani. Secondo: la crescita delle vendite online, che oggi costituiscono circa il 40% delle vendite di moda e accessori. Terzo: il mercato è molto competitivo e mostra una crescita piatta. Per cui, un’impresa che vuole ampliarsi deve sostanzialmente farlo a scapito di un’altra. Quarto: a essere in difficoltà è il segmento medio a cui appartengono molte delle società insolventi.

Opportunità

Per l’analista Achim Berg di McKinsey, i trend sportivi, dalla casualisation alla solidità della sneaker hanno rappresentato opportunità di crescita. Chi non li ha saputi cogliere ora sta uscendo dal mercato. “Ma questo ha creato spazio per nuovi player” conclude Berg. (mv)

Leggi anche:

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×