Il protezionismo russo non paga: Mosca torna a comprare carne da Colombia e Argentina

La Russia ha bisogno di carne. E, per ottenerla, punta sulle importazioni da Colombia e Argentina. Vi abbiamo già raccontato, dati 2017 alla mano, come il protezionismo zootecnico russo (da cui dipende anche quello conciario) non stia dando risultati. Le conseguenze non si fanno attendere. Il 25 dicembre il Cremlino ha ritirato il veto di importazioni di carni rosse da Bogotá, applicato a giugno dopo la comparsa di alcuni casi di afta epizootica negli allevamenti del Paese. Prima di questo stop semestrale, la Colombia indirizzava il 30% del proprio export verso il gigante euro-asiatico. Se non bastasse la bistecca colombiana, Mosca intende riaprire i canali con Buenos Aires: fino a 10 anni fa, riporta Global Meat News, l’Argentina vendeva 150.000 tonnellate l’anno di carne sul mercato russo, volume poi contrattosi nell’arco di due lustri.

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