La sfilata di Gucci: piaccia o no, De Sarno va per la sua strada

La sfilata di Gucci: piaccia o no, De Sarno va per la sua strada

Nella fonderia Carlo Macchi di Milano sfila la seconda collezione Donna di Gucci firmata dal direttore creativo Sabato De Sarno. Torna la sensualità, declinata nei materiali e nei volumi. Con un colpo di mano il designer cerca di andare oltre l’avvio pacato della scorsa stagione, e dà vita a una collezione fatta di sottovesti lussureggianti, giacche in pelle, shorts da biker e nuovi accessori. L’impressione è che si sia finalmente divertito e che, piaccia o no, abbia deciso di andare per la sua strada.

De Sarno va per la sua strada

Per la prima collezione di Gucci De Sarno non aveva osato, puntando sulla costruzione di un guardaroba sobrio con qualche sprazzo di colore (su tutti il nuovo rosso Gucci). La collezione presentata venerdì 23 febbraio a Milano cerca, invece, di costruire un linguaggio nuovo rivolto a diverse tipologie di donna. In passerella sfilano blazer attillati neri abbinati a minishorts derivati dal mondo dei biker. Poi, miniabiti e stivali al ginocchio, giacche in pelle decorate, lunghi slip dress e sottovesti in pizzo. Ma anche gonne in lana abbinati a top trasparenti. Non mancano i richiami al mondo della lingerie (declinata negli abiti in velluto che plasmano il corpo) e le piume (negli orli di alcuni cappotti e nei soprabiti).

 

 

La visione della vestibilità

Il nuovo lavoro di De Sarno percorre la strada della vestibilità, soprattutto nella maglieria – iperdecorata con strass e applicazioni floreali o fatta di ampi pullover, senza dimenticare il lato glamour. E non dimentica i dettagli. Come il simbolo della doppia G impressa sulle giacche in pelle rossa (seconda foto da sinistra) o i collari decorati con applicazioni oro e che richiamano le cravatte in seta.

Gli accessori

Per l’autunno/inverno 2024/2025 De Sarno ha inserito stivali da cavallerizza al ginocchio e in pelle – must have di stagione, una nuova versione del mocassino (già rivisto per la scorsa stagione) e borse di ogni tipo, dall’iconica Jackie in pelle (in rosso e verde), fino a un nuovo modello a forma di mezzaluna, in pelle e declinata in vari colori. A sorprendere però è il cambio di prospettiva rispetto alle prime uscite della nuova direzione creativa – più conservatrice, e la sensualità che pervade la nuova proposta. De Sarno si ispira al passato di Gucci (portato alla ribalta da Tom Ford), ma segna un nuovo capitolo nel suo lavoro. Un percorso che va per la sua strada, piaccia o no. (dc)

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