Gucci mette le sue sedi a disposizione della campagna vaccinale

Gucci mette le sue sedi a disposizione della campagna vaccinale

Gucci mette le sue sedi a disposizione della campagna vaccinale. Il marchio aderisce così all’iniziativa di Confindustria Moda e propone i propri spazi per la somministrazione del vaccino “ai propri dipendenti degli uffici – spiega con una nota –, delle fabbriche e dei negozi: oltre 6.000 in Italia”. Non solo Gucci. È tutto il gruppo Kering a dare “disponibilità dei locali propri e di quelli degli altri marchi e aziende operanti in Italia”.

Campagna vaccinale

“La pandemia ci ha messo di fronte a sfide inaspettate – è il commento del CEO Marco Bizzarri –. Sin da subito abbiamo messo le persone al centro e avviato iniziative per tutelare la comunità in cui operiamo: i nostri dipendenti e i fornitori. Abbiamo offerto supporto al personale sanitario e alle comunità più vulnerabili. Con l’accelerare della campagna vaccinale, cresce il nostro impegno per il Paese dove Gucci è nata: l’Italia”. L’azienda, comunicano dalla sede centrale, “si sta già attivando per accelerare gli aspetti organizzativi e poter essere pronta appena le linee guida nazionali e regionali lo consentiranno”.

 

 

Aziende pronte a collaborare

Quello di Gucci è solo l’ultimo endorsement di un privato per l’accelerazione della campagna di vaccinazione in Italia. Già Brunello Cucinelli, con Santoni, Poltrona Frau e tanti altri, ha messo a disposizione la propria sede per ospitare le inoculazioni. A Santa Croce sull’Arno, anche PoTeCo ha dato la disponibilità per diventare un punto vaccinazione.

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