Il premio di IFM alla tecnica di lavorazione della pelle

Il premio della moda francese alla tecnica di lavorazione laser

Una tecnica di lavorazione per la pelletteria che utilizza il laser, ma non la colla, e non necessita di cuciture. Si chiama ATXI x Sed Nove Studio. E ha vinto il primo premio nell’edizione di debutto di AMI x IFM Entrepreneurship Prize. A promuovere il progetto vincente sono due marchi francesi. ATXI, maison di prêt-à-porter che offre anche una linea di pelletteria. E Sed Nove Studio, realtà innovativa basata su un “métier d’art” dedicato alla pelle. Dalla fusione dell’abilità di Sed Nove e della direzione creativa di Atxi  è nata una capsule collection di fascia alta.

Il premio

Alla fine del 2021 IFM (Institut Français de la mode) ha invitato i circa 50 studenti e imprenditori del suo Fashion Entrepreneurship Center a presentare dei progetti. Hanno voluto il concorso i vertici del fashion brand Ami Paris, che così intende sottolineare la dedizione che Nicolas Santi-Weil, CEO di Ami, e Alexandre Mattiussi, fondatore e direttore creativo del marchio, rivolgono agli studenti. Per la finale la giuria ha selezionato 10 progetti.

 

 

Un premio alla tecnica di lavorazione

Tra i premiati ci sono 2 studenti del corso Accessory Design per il progetto ATXI x Sed Nove Studio. Che fa della pelle l’assoluta protagonista. Nel caso specifico il premio va all’innovazione nell’assemblaggio che prevede l’utilizzo della tecnica del taglio laser in un pattern che ricorda il logo ATXI, senza colla e senza cuciture. “L’innovazione non è solo in nuove tecnologie pazzesche, ma anche nei nuovi modi di lavorare prodotti esistenti, materiali nobili”, ha detto Santi-Weil a WWD.

I vincitori

Sed Nove Studio si definisce uno “studio di innovazione per l’economia circolare ed eco-design nel settore della pelle”. A proposito della pelle dicono: “Riteniamo che sia molto più ragionevole valorizzare un materiale esistente in un materiale nobile e preservare così il fragile equilibrio che lega la città alla campagna, piuttosto che partecipare alla sovrapproduzione con materiali superflui creati da zero e composti da plastica”. ATXI viceversa investe nella trasparenza: per ogni prodotto in vendita, ad esempio, indica il fornitore della pelle e l’azienda confezionatrice. (mv)

In foto, la premiazione

Leggi anche:

 

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×