Niente da fare: liquidazione coatta per Factory, stop per DROMe

Niente da fare: liquidazione coatta per Factory, stop per DROMe

Liquidazione coatta per Factory. L’esito della vicenda per la società di Fucecchio specializzata nella produzione di capi in pelle è, purtroppo, lapidario. Come avevamo già annunciato un mese fa, l’azienda toscana guidata da Ferrero Rosati, e proprietaria del marchio DROMe (ideato dalla figlia Marianna), verteva in gravi difficoltà finanziarie. La notizia di questo ulteriore passaggio l’ha annunciata Fashion Network, che riporta la dichiarazione di un dirigente di Factory che ha recentemente lasciato l’azienda. “Nessuno riesce ancora a capacitarsi di quello che è successo. Era un’azienda storica e solida”.

Liquidazione coatta per Factory

Dopo aver vestito star come Vasco Rossi, Elodie e Lady Gaga, per non parlare delle recenti collaborazioni con i  Måneskin del marchio DROMe, le luci della ribalda si sono spente. L’azienda ha accusato un grave colpo durante la pandemia, da cui non è più riuscita a sollevarsi. “La crisi è nata soprattutto per le difficoltà nate durante la pandemia – spiega appunto il manager a Fashion Network -. Poi, la situazione si è aggravata con le sanzioni europee relative al commercio di beni di lusso dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Tutta questa regione costituiva uno dei principali sbocchi di Factory. Con il suo posizionamento molto alto, la società è stata colpita in pieno dalle sanzioni”.

 

 

L’inizio della fine

Ulteriore perdita, che ha pesato in modo sostanziale sul bilancio della società, è stata l’interruzione del contratto di licenza con Neil Barrett. La collaborazione che durava da molti anni, ma, una volta scaduta con la stagione Autunno-Inverno 2021/22, non è stata rinnovata. Non sono bastate nemmeno le licenze che Factory gestiva con altri tre marchi del lusso, oltre al brand interno DROMe. Dai dati finanziari diffusi sulle piattaforme online, il fatturato della società sarebbe passato da 42 milioni di euro nel 2019 ai 36 del 2020 e ai 22 del 2021. Un’inesorabile caduta culminata con i 6 milioni di euro datati 2022.

Stop per DROMe

Come già annunciato anche in una lettera di un gruppo di lavoratori di factory “i dipendenti rimasti non percepiscono lo stipendio da due mesi, perché le banche hanno congelato i conti”. E non finisce qui: anche DROMe chiude i battenti. “Il marchio ha dovuto interrompere la propria attività – conferma la fonte di Fashion Network -. Al momento non c’è nessun advisor coinvolto in vista di un’eventuale acquisizione”.

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