“Se per Porsche l’Italia è importante è anche grazie a Pasubio”

"Se per Porsche l'Italia è importante è anche grazie a Pasubio"

Un interessante mercato per le sue vetture di lusso. Una fondamentale parte della catena del valore. Per Porsche l’Italia è importante. Di più: è importantissima: lo ha confermato Barbara Frenkel, membro del board esecutivo della casa automobilistica. La manager, in missione nel Belpaese a metà giugno, ha visitato tre dei principali fornitori. Due tecnici, Pirelli (pneumatici) e Brembo (sistemi frenanti). E uno, conceria Pasubio, che con le sue pelli consente agli interni di avere il tocco di lusso necessario.

L’Italia per Porsche

Un mercato interessante, innanzitutto, perché Porsche nel 2021 ha consegnato 6.200 vetture a clienti in Italia, rivendica Frenkel. Nonché un pezzo fondamentale della sua filiera, perché il brand automobilistico ha nello Stivale 150 fornitori, con i quali vanta “relazioni stabili e durature”. Dopo la visita in Brembo, Pirelli e Pasubio la manager si dice “impressionata dalla forza e dalla passione che impiegano per lavorare con noi”. Concetti che ha ribadito intervenendo al Forum Economico Italo-Tedesco organizzato a Milano dalla Camera di Commercio Italo-Tedesca (nella foto): “I nostri obiettivi sono innovazione, sport e sostenibilità – scrive sui social –. Siamo il brand per chi insegue i propri sogni. Abbiamo successo da 70 anni e continueremo ad averlo”.

 

 

L’endorsement per la pelle

È significativo che un tale endorsement per la pelle arrivi da un riconosciuto brand del lusso quando un altro marchio aspirante tale, Tesla, continua a cincischiare nelle iniziative che piacciono ai vegani più intransigenti. L’azienda di Elon Musk annuncia di aver arricchito il proprio portafoglio di rivestimenti per l’abitacolo con un nuovo tessuto, di maggior valore secondo le promozioni pubblicitarie, tale “Banbu leather”. Ecco, non solo, come riportano ironicamente alcuni siti dedicati alle quattro ruote, la nuova opzione è ridicolmente costosa. Ma, aggiungiamo noi, fuori dal mondo. Perché Banbu leather, malgrado il nome, non è di pelle, ma ricavata dal riciclo del bambù. E perché i produttori, apprendiamo spulciandone il sito, si prefiggono l’obiettivo di portare addirittura “all’estinzione” l’uso della pelle animale. Musk, sei fuori strada.

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