Canada, l’ex conciatore salva la tradizione indigena degli stivali

Canada, l’ex conciatore salva la tradizione indigena degli stivali

Da giovane conciatore a imprenditore orientato alla valorizzazione del lavoro delle popolazioni e della tradizione indigena del Canada. È la storia Sean McCormick, che nella sua Winnipeg da liceale lavora in una conceria e inizia a scambiare pelli e pellicce con le donne native nord americane. “Un bambino Métis (la mamma era nata da un matrimonio misto, ndr) che commercia con i nativi e è un affare molto canadese”, spiega McCormick a Forbes. Da qui l’idea a 21 anni di realizzare un nuovo business, producendo mocassini e mukluk, gli stivali in pelle caldissimi per affrontare le temperature polari.

L’iniziativa

“Non avevo alcun background lavorativo o educativo – ricorda McCormick –, quindi ho seguito un corso di nove mesi offerto da un’istituzione governativa per i giovani indigeni”. Manitobah Mukluks nasce nel 1997 con un unico negozio a Winnipeg, Manitoba, e da allora è diventato un marchio globale con la missione di avere un impatto positivo sulle comunità indigene. Circa il 40% dei dipendenti sono indigeni e naturalmente i designer e fornitori delle popolazioni locali sono al centro delle scelte di Sean McCormick.

La settima generazione

C’è un concetto base, che deriva dalla sapienza delle popolazioni native, che l’imprenditore canadese ha voluto integrare nel suo business. Principio che è emblema di sostenibilità: il principio della settima generazione. Vale a dire che qualsiasi decisione presa oggi dovrebbe considerare l’impatto che avrà per sette generazioni in futuro, oltre a guardare indietro di sette generazioni a coloro che sono venuti prima.

La tradizione indigena

“Non ho inventato i mukluks, nessuno l’ha fatto, appartengono agli indigeni – spiega  McCormick –. Quindi la mia azienda ha sempre avuto un debito da pagare. Poiché i mukluk sono di proprietà degli indigeni, ogni calzatura è collegata a un artista indigeno e li avvantaggia attraverso i loro servizi di progettazione o co-branding per aiutare gli artisti indigeni a costruire i loro marchi. Gli artisti hanno guadagnato collettivamente quasi mezzo milione di dollari fino ad oggi”.

La formazione

Ma in un concetto molto allargato, ma premiante, di responsabilità sociale d’impresa, rientra anche la scelta di avviare nel 2013 la Mukluk Storyboot School. Il centro per mettere in contatto artisti indigeni con studenti in tutto il Canada e aiutare a insegnare le arti indigene e le tradizioni artigianali. Nel contempo Sean McCormick ha creato una piattaforma online per dare spazio a coloro che portano avanti il sapere dei nativi. Manitobah presenta il lavoro degli artigiani: gioielli indigeni autentici fatti a mano, decorazioni per la casa e altro ancora. Il 100% del ricavato va direttamente agli artisti. (aa)

Foto dai social

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