Costi, debito, academy: gli appunti per la ripartenza di Moreschi

Costi, debito, academy: gli appunti per la ripartenza di Moreschi

Il taglio di 3 milioni di costi e la pianificazione del debito, in primis. Ma non solo: per la ripartenza di Moreschi ci sono in programma anche un’academy interna, gli investimenti nel retail e lo sbarco in Cina. Sono le strategie elencate da Guido Scalfi, che attraverso il fondo d’investimento svizzero Hurleys controlla il calzaturificio di Vigevano. Il punto di partenza del rilancio del brand è il “know-how industriale dall’anima artigianale”.

La ripartenza di Moreschi

Moreschi ha conosciuto un passaggio di proprietà turbolento. L’11 marzo 2020 Guido Scalfi è diventato azionista di controllo con il 50,37% delle quote vendute dalla famiglia fondatrice. Un passaggio reso noto solo a fine luglio dai sindacati: i dipendenti hanno scioperato alla ricerca di rassicurazioni sul proprio futuro, perché produzione e numero dei lavoratori erano in calo. Nell’agosto dello stesso anno Gianbeppe Moreschi, con i figli Mario, Stefano e Francesco, attacca la nuova proprietà. A settembre 2020 ci sono 26 milioni di debiti (circa la metà con le banche), ma risorse per il rilancio che passerebbe anche all’apertura di produzione conto terzi.

 

 

Gli appunti di Scalfi

Ora Scalfi torna a parlare. E lo fa attraverso le pagine del Corriere della Sera. “Criteri manageriali e sviluppo in nuovi mercati sono le basi da cui nasce il progetto di rilancio. Il DNA artigianale, per essere valorizzato, va proposto con una gestione efficiente. Abbiamo agito pesantemente sui costi, rivisto 100 contratti con un risparmio di oltre 3 milioni di euro. Non abbiamo toccato i dipendenti perché sono il punto da cui ripartire”. Tra le idee messe in campo anche quella di istituire “un’accademia che consenta ai giovani di avvicinarsi all’artigianalità facendone una professione remunerativa”. E poi lo sviluppo e gli investimenti per nuovi punti vendita nei mercati dove Moreschi è già presente (come Russia e Paesi Arabi) e lo sbarco in Cina. Infine l’Italia. A breve verrà aperto uno showroom nel cortile del museo Poldi Pezzoli a Milano (mv)

Leggi anche:

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×