Della Valle (Tod’s) è d’accordo con il blocco dei licenziamenti

Della Valle (Tod's) è d'accordo con il blocco dei licenziamenti

Il blocco dei licenziamenti è giusto. Così come si devono aiutare le famiglie e le piccole imprese. Mentre l’augurio per il neo-premier Draghi è che possa arrivare al Quirinale. Sono le tre opinioni principali che Diego Della Valle ha espresso la sera del 22 marzo durante Otto e Mezzo, talk condotto da Lilli Gruber su La7.

Il blocco dei licenziamenti

“Giusto. Prima vengono le famiglie delle persone che lavorano. Le aziende hanno bisogno di ristrutturarsi, ma adesso devono pazientare. Quando? Quando verrà trovata la soluzione giusta e dignitosa per chi lascerà il posto di lavoro”, afferma Diego Della Valle. Il manager porta come esempio un lavoratore di 55-60 anni che, una volta licenziato, farà fatica a trovare un nuovo impiego. “Come riconvertire la sua vita – aggiunge –? Prima troviamo insieme la soluzione e poi vediamo i licenziamenti. Se gli imprenditori sono chiamati a mettersi un po’ le mani in tasca, facciamolo”.

 

 

Il decreto Sostegni

“Non sarà l’unico, per cui è difficile fare una valutazione. Occorre dare sostegno alle persone più bisognose. Anche a pioggia se necessario – argomenta Della Valle –. L’Italia rischia di diventare il Sussidistan? No. Tra qualche mese vediamo. Condono? Non lo amo, ma è come dare una mano. Non soffermiamoci se sia giusto o no”. Il Gruppo Tod’s per affrontare la situazione “ha adottato le strategie migliori per assorbire il colpo nel modo meno peggiore – spiega –. Non credo che le piccole e medie imprese abbiano avuto la stessa capacità e possibilità finanziaria. Vanno aiutate”.

La stima per Draghi

“È il miglior chirurgo possibile in questo momento in sala operatoria. Non c’è discussione. Non serve fare confronti. Draghi è il più adatto per credibilità. conoscenza e per il suo senso civico. Il lavoro lo vedremo – conclude Della Valle –. Draghi porterà una ventata di pragmatismo e di lavoro serio senza la preoccupazione di avere un consenso elettorale a seguire. Draghi al Quirinale? Me lo auguro, ma andrebbe chiesto a lui”. (mv)

Foto Imagoeconomica

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