Germania, nel 2019 la scarpa fa -2,7%: ora c’è l’incognita CRV

L’anno passato è stato leggermente negativo per l’industria calzaturiera tedesca. In Germania, nel 2019 la scarpa fa -2,7%. Ora il comparto deve affrontare diverse sfide: nonostante una congiuntura dominata dalle incertezze, è fiduciosa per il futuro. Sono i concetti espressi a Düsseldorf, durante Gallery Shoes, da Carl-August Seibel, presidente dell’associazione tedesca dell’industria delle calzature e della pelletteria.

La scarpa fa -2,7%

Seibel ha segnalato nel 2019 le vendite dei calzaturieri tedeschi in territorio negativo: -2,7% rispetto al 2018. Il fatturato complessivo è stato di 2,89 miliardi di euro. Le vendite sul mercato tedesco sono scese dell’1,8% mentre l’export si è ridotto del -6,8%. “Fortunatamente, questo andamento non ha avuto alcun impatto sulla occupazione, che nel 2019 è aumentata del 2%, fino a raggiungere 15.708 dipendenti – è il commento che Seibel affida ad una nota –. Gli addetti qualificati sono mantenuti anche in un periodo così difficile, perché per i produttori tedeschi non è facile trovarne”.

L’incognita del Coronavirus

Seibel ha affrontato anche la questione Coronavirus, affermando che l”impatto sull’industria tedesca non può essere ancora valutato con certezza: “Occorreranno almeno una o due settimane per fare valutazioni più affidabili”. Di certo, si può già vedere come l’emergenza stia comportando “un aumento dei costi che difficilmente può essere trasferito sul mercato”. A proposito delle sfide imminenti, il manager ha menzionato quella del rapporto tra produzione e sostenibilità. Secondo Seibel l’equilibrio va ricercato con le innovazioni: “Le imprese devono far fronte a costi di manodopera sempre più elevati e a un costo di analisi dei prodotti sostenibili in continuo aumento”.

 

 

L’ottimismo

Nonostante il quadro, e una situazione globale piuttosto incerta, i calzaturieri tedeschi rimangono complessivamente fiduciosi per il 2020. Perché? “L’economia americana è in buona forma. I mercati in Asia, Africa e Medio Oriente continueranno a crescere. Il mercato interno è caratterizzato da una continua e forte fiducia dei consumatori, garantita dall’elevata occupazione in Germania. Infine, il contenimento degli acquisti causato dal Coronavirus e l’assenza dell’inverno porteranno ad un recupero”. (mv)

Immagine tratta da hdsl.eu

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