In Colombia i costi di materia prima e spedizioni agitano la pelle

In Colombia i costi di materia prima e spedizioni agitano la pelle

Se vi chiedete cosa angustia la filiera della pelle colombiana, ve lo diciamo noi: i costi di materia prima e spedizioni. La concia e la calzatura fronteggiano rialzi esorbitanti (del +50/60%) e, mentre si concentrano sul mercato domestico (così da risparmiare almeno sulla logistica), si augurano di assistere nel 2023 a un’inversione di tendenza.

I costi di materia prima e spedizioni

ACICAM è l’associazione colombiana che rappresenta le imprese manifatturiere della filiera della pelle. È il presidente Jorge Zuluaga a spiegare alla stampa locale i termini della questione. Sul fronte dei trasporti marittimi, i costi sono saliti del 50%, soprattutto a causa della scarsissima disponibilità di container. I problemi della logistica si accompagnano e sono collegati a quelli della materia prima, i cui prezzi sono in rialzo a doppia cifra. L’industria, insomma, è sotto pressione.

 

 

Stringere i denti

Zuluaga crede che la pelle colombiana debba ancora stringere i denti. Nel migliore dei casi, nel 2022 la spinta inflazionistica rallenterà. Ma bisogna aspettare il 2023 per vedere l’inversione di tendenza. Nel frattempo la filiera si risintonizza sul mercato domestico (dove la scarpa va meglio della pelletteria). “Ma questo è un rimedio, non può essere la soluzione”, dice il presidente di ACICAM.

Foto da Facebook

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