Non è stato un anno brillante: Geox soffre nel 2019

Non è stato un anno brillante: Geox soffre nel 2019

Per Geox, il 2019 non è stato un anno brillante. I risultati dell’anno fiscale forniti ieri dal brand di Montebelluna confermano quanto già emerso durante i primi 9 mesi. Il retail fisico ha il fiato corto. Il digitale, invece, corre.

Scarpa giù, abbigliamento su
A dimostrazione che il 2019 non è stato un anno brillante, Geox ha chiuso il bilancio con ricavi a 805,9 milioni di euro, in flessione del 2,6% a cambi correnti e del 3,3% a cambi costanti. Il segmento delle calzature, che genera l’89,4% del volume d’affari consolidato, ha incassato 720,8 milioni di euro. Il suo calo è del 3,1% (del 3,8% a cambi costanti). In crescita invece l’abbigliamento (10,6% dei ricavi totali) che si è attestato a 85,1 milioni di euro, +2,3% (+1,8% a cambi costanti).

Il commento
“La performance dell’abbigliamento nei negozi a gestione diretta è risultata particolarmente positiva (+11%)” fa sapere l’azienda. A livello geografico, “i ricavi generati in Europa, pari al 42,7% dei ricavi del gruppo (42,9% nel 2018), ammontano a euro 344,3 milioni. Erano 354,7 milioni nel 2018”. Cioè, il -2,9%.

Meno male che c’è l’online
Cresce a doppia cifra l’e-commerce, che nel 2019 mette a segno il +29%. Un dato che, sommato alle altre dinamiche commerciali, porterà a un’accelerazione della revisione della rete distributiva diretta. Il tutto, “per garantire – come spiega Mario Moretti Polegato, presidente e fondatore di Geox – un pronto miglioramento del profilo di redditività del gruppo”. Ma anche per “focalizzarci sui progetti di veloce adeguamento del business model e liberare le risorse necessarie per gli investimenti”.

Arriva Libralesso
“Il 2019 è stato caratterizzato da un contesto particolarmente complesso – sottolinea Moretti Polegato -. L’intero settore sta evidenziando un importante riassetto”. La ragione sta “nel profondo cambiamento delle abitudini di acquisto dei consumatori che sono sempre più digitali. Tutto ciò sta determinando una sensibile riduzione di traffico nei negozi fisici. Soprattutto in quelli situati in posizioni minori e non strategiche o in Paesi caratterizzati da tensioni socio-politiche”. Intanto Geox ha approvato l’accordo per la risoluzione consensuale dei rapporti di lavoro con il CEO Matteo Mascazzini. E ha già individuato il suo successore: Livio Libralesso.

Nell’immagine Imagoeconomica, Mario Moretti Polegato

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