San Mauro Pascoli, Casadei e Sergio Rossi parlano del loro futuro

San Mauro Pascoli, Casadei e Sergio Rossi parlano del loro futuro

Nel distretto di San Mauro Pascoli, dove gli artigiani calzaturieri hanno un valore. Casadei e Sergio Rossi parlano del loro futuro, della volontà di investire nel mercato a stelle e strisce. Ma soprattutto enfatizzano quello che è il loro punto di forza: il prodotto e chi lo realizza. Lo afferma Arianna Casadei, nominata CEO dell’azienda fondata dai nonni. Lo ribadisce Sergio Sciutto, CEO di Sergio Rossi.

I Casadei parlano del loro futuro

Casadei ha chiuso il 2022 con un incremento delle vendite del 20% rispetto al 2021. E per quest’anno punta a 30 milioni di euro. Intanto, ha apportato alcuni cambiamenti nel management. Paola Rossi è stata nominata direttrice commerciale e Arianna Casadei è, dicevamo, il nuovo CEO. Arianna è la figlia del direttore creativo Cesare Casadei nonché la nipote di Quinto e Flora, fondatori del calzaturificio nel 1958. Da CEO ha già tracciato la rotta della società, che genera un quarto delle vendite negli USA e un altro quarto in Europa. Mentre il canale online costituisce il 10% dell’intero fatturato. L’obiettivo di Casadei è quello di consolidare il marchio nei suoi mercati chiave, inclusi Stati Uniti, Medio ed Estremo Oriente. La stessa Arianna ci tiene a sottolineare con WWD come sia cresciuta all’interno dell’azienda: “Mio nonno e mio padre mi hanno insegnato tutto ciò che so delle calzature”. E crede che il team sia importante: “Trascorro molto tempo con le nostre risorse umane in azienda e questo mi ha fatto capire ancora di più l’importanza dei nostri abili artigiani”.

 

 

Artigianato e tecnologia 

Riccardo Sciutto osserva con QN Economia che Sergio Rossi è uscita “rafforzata dopo questi tre anni così difficili. Siamo riusciti a mettere in sicurezza la fabbrica di San Mauro Pascoli che era il nostro primo obiettivo”. L’azienda, che fa parte di Lanvin Group, è cresciuta a doppia cifra nel 2022 “e abbiamo trattenuto i nostri talenti” precisa il manager. “Certo – prosegue – non è mancato qualche sacrificio: siamo stati costretti a chiudere alcune boutique in aree meno strategiche e a rinviare almeno quattro nuove aperture in Asia. Ma restiamo fiduciosi: quando la Cina ripartirà (secondo le previsioni, dal secondo trimestre 2023), ci faremo trovare pronti”. Tra gli obiettivi del 2023 il ritorno sul mercato statunitense. Lo stesso CEO sottolinea come la fabbrica sia ormai dotata di tecnologia 4.0, ma la produzione mantiene il sapore artigianale: 120 passaggi e 14 ore di lavoro. Perché per essere venduta, una scarpa deve essere prima di tutto bella. (mv)

In foto (dai social) a sinistra modelli Casadei, a destra Sergio Rossi

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