San Mauro Pascoli, il 2020 l’anno peggiore dal secondo dopoguerra

dal secondo dopoguerra

Nel 2020 si è raccolto il dato peggiore dal secondo dopoguerra. Questa la fotografia del distretto della calzatura di San Mauro Pascoli nel Rapporto della Camera di Commercio della Romagna. I numeri in doppia cifra sono impietosi, anche se il distretto ha performance migliori della media del sistema Italia del settore.

Dal secondo dopoguerra

Il calzaturiero occupa un decimo (9,1%) degli addetti del manifatturiero della provincia di ForlìCesena e il 6,3% delle imprese sempre della manifattura del territorio. La produzione è diminuita del 19,4% (l’utilizzo degli impianti è stato del 61,5%), mentre il fatturato del 19,5%. Lo stesso è avvenuto per la domanda: quella estera che in qualche modo ha limitato i danni, anche se con contraccolpi notevoli (-11,2%), mentre quella interna è stata peggiore (-15,4%). In diminuzione anche il numero di aziende con un -4,4%.

 

Meglio della media

Il dato comunque si presenta migliore a confronto di quello presentato da Assocalzaturifici sul 2020. Lo scarto del fatturato è di 5,7 punti in percentuale a favore del distretto di San Mauro, ancora più alta la forbice della produzione con 7,7 punti di differenza. Più contenuta la distanza sul fronte dell’export, con 3,5 punti di differenza. (ff)

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