Le strategie di Baldinini: intervista al CEO Christian Prazzoli

Le strategie di Baldinini: intervista al CEO Christian Prazzoli

L’apertura dello showroom direzionale a Mosca. L’accordo di licenza con ADD (Comei & Co.). Obiettivo: sviluppo e distribuzione della proposta outerwear. Tre investimenti che sintetizzano il modo in cui il brand Baldinini vuole combattere la crisi da Covid. Unendo il tutto attraverso strategie multicanale e multipaese, digitali e fisiche, con focus sulla Cina. Progetti e prospettive che ci racconta, in questa intervista, Christian Prazzoli (a destra nella foto), CEO della griffe di San Mauro Pascoli.

Ieri e oggi

Come si è chiuso il 2020?

Anche per noi è stato un anno alquanto complicato. Il calo del fatturato si aggira attorno al 30%, che siamo riusciti a compensare in gran parte in termini di profittabilità grazie agli sforzi compiuti. Sforzi utili anche in ottica restart 2021. E sembra che le scelte operate siano quelle giuste.

Quali previsioni per il 2021?

Siamo moderatamente fiduciosi. Siamo intervenuti pesantemente sulle nostre collezioni rendendole più snelle, agili e focalizzate su un consumatore che cambia e continuerà a cambiare. Parallelamente, il nostro piano di sviluppo mira non tanto a ragionare sul numero di negozi fisici da aprire, quanto più su come presidiare al meglio i mercati in ottica multicanale e multitouch point.

 

 

Le strategie di Baldinini

Quali strategie state applicando per preservare redditività, immagine del marchio e fatturato?

Stiamo lavorando per una forte focalizzazione delle nostre collezioni. La parola d’ordine è “essere agili”. Sono finiti i tempi delle sovrastrutture e dei processi ingessati. Si deve essere rapidi, flessibili, vicini al mercato e pronti a reinventarsi insieme ai mutamenti delle dinamiche di consumo. Inoltre, crediamo che la comunicazione sia fondamentale, per trasmettere i nostri valori al consumatore. Infine, è molto importante mantenere alto lo standard qualitativo per assicurare al consumatore finale un prodotto all’altezza del nostro nome.

Quali le maggiori criticità e opportunità emerse con la pandemia?

La pandemia ha inciso principalmente sul retail. Le chiusure imposte e il timore generale che è conseguito a questo momento storico hanno avuto conseguenze che ci stiamo trascinando anche dopo le riaperture. Questo, però, ci ha permesso di prestare ancor più attenzione ai nostri clienti, affinando più rapidamente l’e-commerce e attuando tutte le misure necessarie per una experience in totale sicurezza negli store Baldinini.

La domanda del mercato

Quali sono stati i modelli di calzature più richiesti?

La ricerca di comfort è diventata prerogativa importante, seconda solo alla fruibilità del paio scelto. Se prima la scarpa elegante era oggetto del desiderio di molti, ora lo è molto più la sneaker o una calzatura bassa, confortevole, che possa essere utilizzata tutto il giorno.

Digitalizzazione e sostenibilità sono argomenti topic: come li declinate?

I social sono ormai strumento indispensabile per costruire un dialogo con il consumatore e diventare veicolo dei nostri valori. Per questo abbiamo deciso di incrementare i nostri investimenti su questo canale. Stiamo sviluppando anche un percorso di sostenibilità che andrà dalla revisione degli uffici con materiale di riciclo alla costruzione del prodotto e ai processi che applichiamo. (mv)

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