Cotance davanti all’ennesima trovata vegana: “Ma cos’è ‘sta roba?”

Cotance davanti all’ennesima trovata vegana: “Ma cos’è ‘sta roba?”

Gustavo Gonzalez-Quijano, segretario generale di Cotance, davanti all’ennesima trovata vegana non si trattiene: “Ma che nonsense!”, scrive su LinkedIn. Già, perché l’azienda Airbus Corporate Helicopters (ACH) ha presentato sul mercato un modello di elicottero (ACH145) con interni in versione “animal-free” (come si suol dire). E, fin qui, fatti loro. Ma ha deciso di battezzare (commercialmente) il suo materiale alternativo “Ultraleather”. Una scelta scorretta e priva di senso, nonché proibita su diversi mercati.

L’ennesima trovata vegana

Urs Brunner, titolare di ACH, racconta che la scelta di varare l’elicottero vegano non deriva da particolari analisi di mercato. Bensì dall’insistenza della moglie Daniela Brunner, fondatrice del marchio di (sedicente) moda etica Giulia & Romeo. Il risultato sono questi rivestimenti “Ultraleather”. La definizione è irricevibile, perché attribuisce per via lessicale a un materiale che in pelle non è la nobiltà che solo la pelle ha. Un vero e proprio raggiro ai consumatori. Escamotage del genere in Italia, per fortuna, non sono più possibili da quando è entrato in vigore il Decreto Pelle.

 

 

Una questione tecnica

ACH rassicura che il materiale alternativo garantisce “l’esperienza visiva e tattile della pelle con una durata paragonabile”. Ma non è solo una questione estetica. Gonzalez-Quijano osserva che “la pelle specificamente progettata per gli aerei, inclusi gli elicotteri, ha proprietà di resistenza al fuoco che la plastica può solo sognare. I clienti – conclude – dovrebbero fare attenzione a non dimenticare i loro paracadute in caso di incendio…”.

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