Francia e pelle: Rémy Carriat è Entreprise du Patrimoine Vivant

Un premio per la conceria francese Rèmy Carriat

La conceria francese Rémy Carriat, fondata nel 1927 a Espelette, ha ricevuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze di Parigi un importante riconoscimento. È una sorta di “brand”. Si chiama “Entreprise du Patrimoine Vivant” (EPV). Il riconoscimento, istituito nel 2005, identifica le imprese francesi “che si distinguono per l’eccellenza delle loro produzioni e dei processi lavorativi”.

Orgoglio basco
“Non vedevamo l’ora di ricevere questa comunicazione” commentano da Espelette, cittadina che sorge nella parte francese dei Paesi Baschi. “Siamo molto orgogliosi di questo riconoscimento – continuano -. Valorizza il lavoro dei nostri laboratori e l’eccezionale qualità della nostra pelle“.

I criteri dell’EPV
I criteri di selezione per l’assegnazione dell’EPV includono anche il possesso di un know-how avanzato, riconosciuto o tradizionale. Per questa stessa ragione l’etichetta, che scade dopo cinque anni, è stata assegnata allo chef Paul Bocuse, ai coltelli Laguiole, ai bicchieri Vuarnet, alle selle Voltaire, allo champagne Louis Roederer, a Hermès, a CHANEL, Baccarat, Christofle, Boucheron, alle compagnie delle Cristalleries de Saint-Louis, ai guanti della Maison Fabre, alla seta Jean Rose e ai profumi Caron, solo per citarne alcuni.

La storia di Reny Carriat
Fondata nel 1927, la conceria Rémy Carriat si è concentrata nei primi anni sulla lavorazione di pelli di vitello di origine europea, destinate alla produzione di calzature. A partire dal 1970 ha fatto il suo ingresso nel mercato dell’arredamento con le pelli di toro. Nel 1976 la conceria ha iniziato a lavorare anche la pelle di bufalo.

Immagine tratta dal sito web Rèmy Carriat

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