India, il primato della pelle sta passando da Kanpur a Calcutta

India, il primato della pelle sta passando da Kanpur a Calcutta

Da Kanpur a Calcutta. Nel corso degli anni la capitale del Bengala Occidentale ha strappato il primato produttivo della filiera della pelle al grande distretto dell’Uttar Pradesh. A Calcutta la situazione per le concerie è migliore. Da un lato gli spazi sono maggiori, dall’altro la vicinanza con i palazzi del governo facilita il disbrigo delle pratiche. E poi c’è la questione delle vacche, animale sacro per gli Indù, la cui macellazione è proibita nell’Uttar Pradesh. Qui i controlli sono così stringenti da rendere quasi impossibile il lavoro delle concerie e prima ancora dei macelli. Ecco che lo sguardo si è rivolto al Bengala.

Da Kanpur a Calcutta

L’India ha una nuova capitale della pelle. Nel corso degli ultimi anni, Calcutta ha sottratto il titolo a Kanpur. Come riporta globalcirculate.com, sono molteplici le ragioni che hanno portato a questo imponente spostamento e riguardano tanto aspetti tecnici quanto politici e sociali. Uno dei principali è il bisogno di spazio. A Kanpur e nelle altre città dell’Uttar Pradesh gli spazi disponibili per la concia e per le infrastrutture collegate sono sostanzialmente terminati. Il Bengala, invece, ne offre ancora. Da non sottovalutare, poi, la vicinanza con gli uffici del governo che permette di sbrigare più rapidamente ed efficientemente le pratiche rispetto a sedi in provincia. Il tutto senza dimenticare le infrastrutture di collegamento di cui può disporre una capitale come Calcutta.

 

 

Le altre ragioni

Ma non c’è solo questo. Gli imprenditori del settore lamentano che uno dei problemi principali è legato alla stringente legislatura relativa alla gestione dei bovini. Come scrive ancora globalcirculate.com, in Uttar Pradesh (dove governa il partito nazionalista BJP) vige una normativa molto stringente relativa al trattamento, per non parlare della macellazione, delle vacche. Il conflitto su questo tema ha portato alla chiusura di 150 concerie a Jajmau in vista della cerimonia religiosa del Kumbh Mela nel gennaio 2019. Le aziende hanno perso ordini e non hanno rispettato i tempi imposti dai clienti per le consegne. Così, chi stava pensando di traferire la propria azienda, lo ha fatto in quel momento. Qualcuno è andato addirittura in Pakistan, ma altri sono fuggiti a Calcutta. (art)

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