La concia in Marocco, le borse di Gucci, il greenwashing in Europa

La concia in Marocco, le borse di Gucci, il greenwashing in Europa

Di cosa parliamo quando parliamo di conceria? Domanda tutto fuorché retorica e oziosa. Si dovrebbe parlare dell’eccellenza a tutto tondo di un’industria come quella italiana. Invece, basta fare un tour sui social o azzardare una ricerca su Google per cadere in un trappolone folkloristico che ben conosciamo, ma che non smette di creare danni di immagine a chi interpreta la sua attività con i più elevati standard di modernità. Ecco perché questa settimana, cogliendo uno spunto di cui diremo più avanti, abbiamo deciso di esplicitare una volta per tutte la differenza abissale (a dir poco) tra chi produce pelle in Italia e chi invece nuota (nel vero senso di questo verbo) nelle concerie in Marocco. Altre notizie calde? Due soprattutto. La prima riguarda le strategie di Gucci nella pelletteria. La seconda una proposta di Bruxelles doverosa, ma piena di ombre.

La concia in Marocco

Business Insider ha di recente pubblicato un servizio di circa otto minuti sulle concerie storiche del Marocco. Guardatelo cliccando qui e capirete perché ci siamo sentiti in dovere di scrivere una news nella quale mettiamo nero su bianco tutte le differenze con la conceria italiana.
Leggi qui il nostro approfondimento:
https://www.laconceria.it/conceria/occhio-le-concerie-storiche-del-marocco-non-sono-le-vere-concerie/

 

 

Le borse di Gucci
Gli analisti si aspettano che Gucci punti sulle borse in pelle per il suo nuovo corso. Noi vi spieghiamo perché e con quali, verosimili, conseguenze sui prezzi di vendita.
Leggi qui il nostro approfondimento:
https://www.laconceria.it/conceria/occhio-le-concerie-storiche-del-marocco-non-sono-le-vere-concerie/

Il greenwashing in Europa

Bruxelles pubblica una bozza di nuove regole con l’obiettivo di eliminare (o quanto meno ridurre) il greenwashing che affligge una vasta serie di merceologie di prodotto, moda e cosmesi incluse. Non solo: punta a farla diventare legge nel 2024. Praticamente domani. Iniziativa molto più necessaria, ma che per molte ragioni apre la porta a dubbi, perplessità e (ulteriori) pericoli.
Leggi qui il nostro approfondimento:
https://www.laconceria.it/sostenibilita/la-sfida-di-bruxelles-al-greenwashing-solleva-dubbi-e-perplessita/

Leggi anche:

 

 

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×