La concia nel DDL Made in Italy: “Un’eccellenza, merita sostegno”

La concia nel DDL Made in Italy: “Un’eccellenza, merita sostegno”

La decima commissione della Camera dei Deputati (Attività Produttive) approva l’emendamento. E l’industria conciaria entra, come chiesto a gran voce dai diretti interessati, nel DDL Made in Italy. Esprime soddisfazione Silvio Giovine, relatore del provvedimento alla Camera: “L’inserimento della filiera della pelle nel DDL Made in Italy è un riconoscimento importante per il settore conciario italiano, strategico per l’economia nazionale”. Esultano anche le associazioni di riferimento. “Accogliere la nostra proposta di annoverare la filiera della pelle in un disegno di legge dedicato alla valorizzazione dei prodotti Made in Italy – commenta Fulvia Bacchi, direttore generale di UNIC – Concerie Italiane –, significa confermare finalmente quanto questa filiera sia strategica per la manifattura italiana. Gli investimenti nella ricerca, nella sperimentazione e nella certificazione garantiranno una sempre maggiore sostenibilità dei processi produttivi e del prodotto stesso”.

 

 

Ora che la concia è nel DDL

Per la filiera della pelle rientrare nel DDL non è solo il riconoscimento del prestigio e del valore sostenibile. “Grazie al nostro emendamento, anche il settore conciario – continua Giovine –, che ha una particolare necessità di investimenti in ambito di innovazione e transizione ecologica, beneficerà dei 15 milioni di euro stanziati dal DDL Made in Italy per l’anno 2024, a favore delle attività previste dall’articolo 8”. “Investire in ricerca e innovazione è di vitale importanza – aggiunge Matteo Macilotti, direttore del Distretto Veneto della Pelle – se questo settore vuole confermare la sua leadership in Europa e nel mondo”.

 

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