La Leather Update SSIP spiega (anche) la liquefazione idrotermale

La Leather Update SSIP spiega (anche) la liquefazione idrotermale

L’esplorazione di nuovi orizzonti tecnologici di ricerca, alla luce di parole chiave particolarmente stimolanti. Per esempio: liquefazione idrotermale. Ma anche: microonde e ultrasuoni. Parliamo di pelle, ovviamente, e di processo conciario, inteso sotto il profilo della produzione e del recupero dei suoi rifiuti. Tutto questo (insieme a molto di più) lo trovate nella nuova uscita della Leather Update di SSIP (Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti).

La liquefazione idrotermale

Trattasi di “un processo emergente per l’ottenimento di bio-liquidi di interesse energetico da fanghi di conceria”. È la liquefazione idrotermale (hydrothermal liquefaction, acronimo HTL), alla quale SSIP ha dedicato un robusto approfondimento sul suo mensile (CPMC) proposto poi in questa dimensione digitale. Questo perché, “tra le differenti tecnologie di conversione di biomasse/residui industriali – scrive SSIP -, di interesse appaiono quelle che conducono alla produzione di un combustibile liquido”. Il quale risulta “utile in applicazioni come quelle riguardanti il settore dei trasporti”.

 

 

Nuovi orizzonti tecnologici di ricerca

Oltre che di liquefazione idrotermale, la Leather Update SSIP propone anche un approfondimento su come utilizzare le “tecnologie a microonde e ultrasuoni per l’ottimizzazione del processo conciario”. Ulteriore orizzonte di ricerca, inoltre, è quello che per SSIP si apre in virtù di un nuovo accordo di programma. Un “nuovo tassello nel mosaico della ricerca – spiega l’istituto di Pozzuoli – è datato fine aprile”. Riguarda il protocollo “siglato con l’Università degli Studi di Trieste”. L’accordo mira a “promuovere e mantenere relazioni scientifiche di comune interesse, nonché a stabilire intese preliminari per programmi di collaborazione e progettazione di attività scientifiche e didattiche”. Lo scopo “è coinvolgere la realtà accademica, l’ambito di ricerca pura ed il mondo dell’industria”,. Il tutto, costruendo “un connubio che vada ad operare soprattutto nel campo dei programmi di ricerca innovativi per il settore conciario”.

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